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    Guerra in Ucraina: l’avvertimento di Blinken sui rischi di una pace finta

    Guerra in Ucraina: l’avvertimento di Blinken sui rischi di una pace finta
    Firmare un accordo ha senso se le parti coinvolte si impegnano a rispettarne il contenuto. Ciò richiede un certo grado di fiducia, ma come si fa a fidarsi di chi è abituato a mentire? L’aggressione della Russia contro l’Ucraina ha aperto (definitivamente?) gli occhi all’Occidente: il modus operandi di Putin è la menzogna, come hanno dimostrato le false rassicurazioni fornite dal capo del Cremlino ai leader europei prima di invadere il territorio ucraino nel febbraio di quest’anno.
    Eppure, nell’ultimo periodo si parla con più insistenza della necessità di fermare la guerra favorendo un’intesa tra Kiev e Mosca. Tuttavia, da Washington è arrivato un nuovo avvertimento. Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha spiegato che bisogna stare attenti perché c’è il rischio concreto che la Russia cerchi una finta pace, in modo da riorganizzare le proprie forze armate e le catene logistiche al fine di sferrare un nuovo attacco. Blinken è intervenuto al Ceo Council Summit organizzato dal Wall Street Journal da dove ha messo in guardia sulle intenzioni di Putin: Mosca deve dimostrare di avere un reale interesse in un’azione diplomatica, altrimenti ogni tentativo di colloquio è vano. “Quello che vogliamo vedere è solo una pace durevole, non una pace finta” ha sentenziato il capo della diplomazia statunitense.
    Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha sottolineato che la Russia si trova d’accordo con Blinken sulla necessità che la soluzione alla situazione attuale debba essere una pace giusta e duratura. Il problema è che Putin ha più volte dimostrato di avere un concetto di ciò che è giusto parecchio diverso dal resto del mondo, come l’idea che l’Ucraina sia parte della storia russa e quindi che la popolazione ucraina debba tornare sotto il governo di Mosca. Nel frattempo, gli ultimi attacchi missilistici contro Kiev non fanno che cementare la volontà di Zelensky di portare avanti i combattimenti per riconquistare i territori occupati. Il presidente ucraino ha spiegato su Telegram che “firmare semplicemente qualcosa con questi terroristi non porterà la pace. Sicuramente romperanno qualsiasi accordo raggiunto con loro”. Qual è, dunque, la via per la pace? Per Zelensky la risposta è una sola: smantellare le “capacità terroristiche russe”, liberare “tutti i nostri territori” e obbligare “gli assassini” a rendere conto dei loro atti.

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