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    Maxi accordo tra Intesa e Ludoil Energy per le ristrutturazioni

    Maxi accordo tra Intesa e Ludoil Energy per le ristrutturazioni
    Accordo record quello tra l’istituto di credito e Ludoil Energy, che prevede la cessione da parte di Banca Intesa di 1,3 miliardi di crediti per liberare spazi per gli acquisti. L’obiettivo è rendere di nuovo disponibile capienza fiscale per far ripartire il mercato delle cessioni.
    Intesa Sanpaolo ha siglato un contratto da record per la cessione a Ludoil Energy di crediti fiscali legati a ristrutturazioni edilizie dal valore di 1,3 miliardi di euro. Si tratta appunto di una cifra senza precedenti per questo tipo di asset. La nuova cessione riguarderà crediti acquistati dal 1° maggio 2022, identificati dal codice univoco introdotto dall’Agenzia delle entrate.
    Come si legge in una nota, “Il Gruppo guidato da Carlo Messina è stata la prima banca italiana a dare piena attuazione al decreto Aiuti, che ha previsto la ricessione al mondo delle imprese”. L’accordo tra il colosso bancario e Ludoil Energy, tra le principali aziende private del settore energetico, attiva nella logistica infrastrutturale e nelle rinnovabili, e che investe in progetti innovativi di economia circolare, punta a rendere di nuovo disponibile capienza fiscale per la ripartenza del mercato delle cessioni.
    “Il contratto siglato con Ludoil Energy”, prosegue al nota, “risponde alla logica di riavviare progressivamente il mercato della cessione dei crediti: l’obiettivo della banca è continuare a coinvolgere un cospicuo numero di imprese per ampliare la propria capacità fiscale, oggi satura. Esse, infatti, sono la controparte essenziale e decisiva per dare impulso al mercato delle ricessioni in una prospettiva di rilancio e ampliamento dell’attività”.
    Allo stato attuale, infatti, la capienza fiscale di tutti gli istituti di credito, essenziale per compensare i crediti acquisiti dalle imprese, è al limite e tale fenomeno riguarda in larga misura anche Intesa San Paolo. Una delle strade percorribili quindi consiste nel liberare capienza attraverso le cosiddette “quarte cessioni” alle imprese correntisti degli istituti. In questo modo infatti si cerca di dare un nuovo impulso per il rilancio e la ripartenza del mercato delle ricessioni.
    La prospettiva di Intesa è di continuare a dare riscontro ai propri clienti in attesa di poter cedere i propri crediti, assicurando al contempo gli adempimenti normativi e mantenendo l’attenzione sulla verifica rigorosa dei documenti condotta sinora. “Ciò ha consentito alla banca – spiega la direzione di Intesa – di costruire un portafoglio di crediti di qualità che oggi ne agevola la ricessione senza rischi per i clienti e con un modello di offerta distintivo sul mercato”.
    Pietro Broccanello

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