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    Nasce AUT Academy, l’accademia di formazione di PizzAut per ragazzi con autismo

    Nasce AUT Academy, l’accademia di formazione di PizzAut per ragazzi con autismo
    Il percorso formativo nell’ambito della ristorazione, finanziato da Regione Lombardia e ospitato dal Comune di Cinisello Balsamo, coinvolgerà 12 ragazzi dai 16 ai 29 anni che verranno poi accompagnati nel mondo del lavoro.
    Nasce a Cinisello Balsamo l’innovativa AUT Academy, un’accademia vera e propria dedicata a futuri cuochi, pizzaioli e camerieri che scommette sulla formazione per favorire l’inclusione sociale e promuovere una reale integrazione lavorativa di ragazzi autistici.
    Il progetto, presentato ieri mattina presso la sala Giunta del Comune di Cinisello Balsamo, sarà destinato a ragazzi dai 16 ai 29 anni e prevede l’avvio di un percorso di formazione che punti a sviluppare abilità trasversali e lavorative per ragazzi con autismo non inseriti in alcun progetto educativo specifico.
    AUT Academy nasce da un partenariato che vede impegnati, oltre al Comune di Cinisello Balsamo, la Fondazione Mazzini, storico centro di formazione professionale e lavoro che da diversi anni propone percorsi personalizzati per allievi con disabilità, come capofila del progetto, insieme a PizzAut Onlus, la realtà no profit che ha avviato diverse attività imprenditoriali per soggetti che presentano disturbi dello spettro autistico con il supporto educativo di IPIS, l’azienda Speciale consortile che gestisce i servizi socio-assistenziali.
    Il percorso formativo, aperto a 12 ragazzi, verrà avviato entro metà marzo e prevede 200 ore scolastiche complessive suddivise in 100 ore di formazione in aula con workshop e atelier didattici che si svolgeranno nei locali di Villa Forno messi a disposizione dal Comune di Cinisello, e altrettante di laboratorio presso la Fondazione Mazzini, con attività d’impresa simulata e successivi training abilitativi. Al termine della formazione, i ragazzi riceveranno una certificazione di competenze oltre alla proposta di stage presso aziende selezionate e saranno accompagnati nella delicata fase di ingresso nel mondo del lavoro vero e proprio.
    “Il progetto si propone di offrire ai giovani che soffrono di autismo l’opportunità di realizzarsi professionalmente, avere relazioni di carattere sociale e raggiungere una certa autonomia di vita – spiega Valeria De Cicco, presidente dell’assemblea dei sindaci di IPIS –, attraverso percorsi formativi personalizzati che consentono di sperimentare sul campo la propria abilità e attitudine”. Una sindrome che interessa un italiano su dieci e ben 5.300 persone nell’area di ambito di ATS Città Metropolitana di Milano. Eppure le persone con autismo inserite nel mondo del lavoro sono pochissime: “Troppo spesso si fanno corsi rivolti ai ragazzi e alle ragazze autistiche per occupare il loro tempo libero, senza finalizzare le risorse e gli sforzi per creare un reale valore aggiunto nel mondo del lavoro”, spiega Nico Acampora, fondatore di PizzAut, il primo ristorante – un unicum a livello europeo – gestito da ragazzi con autismo, ciascuno con il proprio ruolo ritagliato in base alle proprie caratteristiche e potenzialità e strutturato con accorgimenti tecnici, ambientali e strutturali adeguati alle loro esigenze. “L’accademia di PizzAut vuole invece muoversi in questa direzione in maniera concreta – prosegue – come abbiamo già fatto nei mesi scorsi assumendo due ragazzi autistici nel ristorante PizzAut a Cassina de Pecchi.
    Fino all’apertura di PizzAut nemmeno gli esperti di autismo scommettevano su quest’iniziativa: “Lei è il solito padre frustrato che si inventa progetti irrealizzabili, mi dicevano – sottolinea Acampora -. Oggi facciamo circa 10mila pizze al mese, nel ristorante lavorano 10 ragazzi autistici su uno staff di 12 persone e questi 12 che verranno formati a Cinisello potranno trovare tutti una collocazione nel secondo ristorante che apriremo a Monza, nell’area della mensa ex Philips, che date le dimensioni ci darà la possibilità di assumerne anche altri”.
    La parola d’ordine è concretezza, diversi sono infatti i progetti sulla formazione delle persone con disabilità che poi non si traducono in effettivi sbocchi lavorativi. Per questo il progetto, finanziato di Regione Lombardia per 120mila euro attraverso il Piano Emergo di Città Metropolitana – patrocinato dal Comune di Milano e sostenuto dal Comune di Inzagoprevede che di questi, 48mila euro vengano erogati solo ed esclusivamente se verrà raggiunto l’obiettivo, ovvero l’inserimento effettivo nel mondo del lavoro. “La vera sfida è utilizzare strumenti ordinari come la dote Emergo per fare progetti che rientrano nella sfera dell’innovazione sociale – aggiunge Marcello Mariani, presidente della Fondazione Mazzini – cioè dare risposte concrete a quelli che sono non solo i problemi ma anche le opportunità che la nostra società ci chiede”.
    Intanto Regione Lombardia è al lavoro perché Aut Academy possa fare da apripista per progetti analoghi nella direzione di una reale inclusione delle persone con fragilità: Questo è solo l’inizio di un percorso di innovazione che la Regione intende intraprendere per offrire opportunità migliori per tutti i giovani”, ha concluso Alessandra Locatelli, assessore regionale alla Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari opportunità, intervenuta alla presentazione del progetto.
    Micol Mulè

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