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    Dal 15 febbraio obbligo di vaccino sul lavoro per gli over 50

    Dal 15 febbraio obbligo di vaccino sul lavoro per gli over 50
    Con le nuove regole introdotte dal Governo con il decreto del 7 gennaio, dal 15 febbraio sarà obbligatorio il green pass sul lavoro per tutti gli over 50. Sono previste multe dai 600 ai 1500 euro per chi verrà sorpreso senza essere in regola con la vaccinazione.
    Dopo la scadenza fissata dallo stesso decreto, e già entrata in vigore, del 1° febbraio con la multa di 100 euro per gli ultra 50enni che non hanno rispettato l’obbligo vaccinale, a breve un’altra data si aggiunge e restringe ulteriormente la libertà d’azione – salvo incorrere in sanzioni – degli over 50.
    Dal prossimo 15 febbraio, infatti, per chi ha superato la soglia dei 50 anni sarà obbligatorio esibire a lavoro il green pass rafforzato, che (ricordiamo) si ottiene solo tramite vaccinazione o per guarigione dal Covid, visto che già da tempo non contempla la possibilità di effettuare tamponi rapidi o molecolari. Coloro che verranno sorpresi senza certificazione – ad ora sono ancora circa 1,68 milioni gli over 50 senza neppure una dose, cioè oltre il 6% della categoria – rischiano sanzioni che vanno dai 600 ai 1500 euro.
    Le nuove norme del 1° e del 15 febbraio si applicano a tutti coloro che hanno già superato i 50 anni e chi raggiungerà questa età fino al 15 giugno 2022, i quali devono dunque sottoporsi al ciclo vaccinale per poter continuare a svolgere il proprio lavoro.
    Il motivo principale dell’irrigidimento dell’obbligo e dell’incremento delle sanzioni consiste nel fatto che la fascia d’età over 50 è in assoluto quella più esposta a conseguenze gravi in caso di contagio. Infatti dal Report Iss di gennaio si registra che essa costituisca il 35,7% di contagi sul totale complessivo, e, soprattutto, il 98,7% dei decessi, ovvero poco meno della totalità dei casi.
    Sono esenti dalle pesanti sanzioni previste per chi non rispetta l’obbligo di terza dose solamente le persone che non possono effettuare il vaccino per comprovati motivi di salute, che vanno dimostrati attraverso l’esibizione di una certificazione medica. Per tutti gli altri, compresi i cittadini europei e gli stranieri residenti in Italia, vige l’obbligo di vaccinazione con differimento fino alla prima data utile prevista sulla base delle indicazioni del ministero della Salute.
    I controlli relativi al “super green pass” sui luoghi di lavoro saranno effettuati a campione, e chi ne risulterà sprovvisto o non potrà dimostrare di esserne esentato per motivi di salute sarà considerato assente ingiustificato fino all’esibizione del certificato, ma comunque entro il 15 giugno 2022.
    I no vax non saranno soggetti a sanzioni disciplinari e avranno il diritto di mantenere il regolare rapporto di lavoro, tuttavia come già sottolineato chi verrà sorpreso senza certificato verde potrà incorrere in multe che variano tra i 600 e i 1500 euro. Il provvedimento sanzionatorio sarà irrogato dal ministero della Salute tramite l’Agenzia delle entrate.
    Come al solito sarà compito dei datori di lavoro (pubblici e privati) e dei responsabili della sicurezza delle strutture in cui si svolge l’attività giudiziaria, controllare il rispetto dell’obbligo vaccinale da parte degli over 50 nei relativi luoghi d’attività.
    Pietro Broccanello

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