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    Lombardia, in crescita terziario e commercio, ma preoccupano gli aumenti dei costi energetici

    Lombardia, in crescita terziario e commercio, ma preoccupano gli aumenti dei costi energetici

    Dall’indagine di Unioncamere Lombardia cresce il fatturato per il secondo trimestre dell’anno. Bene alloggio e ristorazione in particolare. Forti timori per il caro energia che rischia di affossare le attività, Guidesi: “Europa garantisca la sopravvivenza e la continuità delle nostre aziende perché così è impossibile lavorare”.

    È una fase di ripresa quella che caratterizza il secondo trimestre dell’anno sul fronte del terziario e del commercio lombardi secondo i dati emersi dall’indagine di Unioncamere Lombardia. Una buona notizia per le imprese, sebbene all’orizzonte non manchino elementi di forte preoccupazione legati in modo particolare agli aumenti dei costi energetici.

     

    Relativamente ai servizi, il tasso di crescita del fatturato su base annua si conferma sopra il 20% per il terzo trimestre consecutivo con un +20,8%, mentre nel commercio al dettaglio si attesta al +5,4%. Le variazioni congiunturali mostrano un’accelerazione dei ritmi di crescita che raggiunge il +5,7% nei servizi e il +1,5% nel commercio al dettaglio. La diversa situazione dei due comparti è evidente anche dal numero indice del fatturato, calcolato ponendo pari a 100 il livello medio del 2010, con i servizi che raggiungono un nuovo massimo della serie storica (123,7) e il commercio al dettaglio (96,6) che recupera i livelli di 10 anni fa.

     

    Significativo è il dato relativo alla crescita su base annua per le attività di alloggio e ristorazione che si attesta al +52,3%. Settori che hanno beneficiato dai mesi primaverili dell’allentamento delle restrizioni di contrasto alla pandemia, con la conseguente ripresa dei grandi eventi e il ritorno del turismo straniero. Marcata anche la crescita dei servizi alle persone, che segna il +24,7%, e dei servizi alle imprese che, con il +15,5% raggiunge il nuovo massimo storico. Più ridotta la crescita per il commercio all’ingrosso che si attesta al +11,5%. Nel commercio al dettaglio sono soprattutto i negozi non alimentari a crescere (+8,7% su base annua), più limitato invece l’incremento per gli esercizi non specializzati (+2,4%), che comprendono minimarket e supermercati. Prosegue infine il calo strutturale dei negozi alimentari prevalentemente di piccole dimensioni che segnano -0,6%.

     

    Dall’indagine risulta evidente la crescita intensa del fatturato, che risente però in maniera decisiva delle dinamiche di prezzo. I listini sono infatti in forte tensione, con incrementi congiunturali del +2,7% per i servizi e del +4,3% per il commercio al dettaglio. I maggiori aumenti si riscontrano negli esercizi alimentari, nelle attività di alloggio e ristorazione e nel commercio all’ingrosso. Fanno eccezione le attività legate al turismo per le quali le attese sulla stagione estiva sono positive.

     

    Preoccupano però i costi energetici che rischiano di mettere in ginocchio le attività come già accaduto per l’emergenza sanitaria. Negli ultimi 6 anni l’elettricità ha subito aumenti di oltre il 900% e il gas di più del 1.100% – secondo quanto riferisce Confcommercio Lombardia – e molte imprese fornitrici di energia e gas stanno addirittura sospendendo i contratti a causa di fluttuazioni del mercato, con prospettive di aumenti dei prezzi. Da un’indagine dell’Ufficio Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza emerge che la situazione rischia di avere come conseguenze, ad esempio, la riduzione dell’orario di lavoro per il 18% delle imprese, un maggiore indebitamento con le banche per più del 30% e il rischio chiusura per il 15%.

    I costi energetici sono praticamente incomprimibili per le aziende del terziario – sottolinea il vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia Carlo Massoletti -. È necessario un intervento delle Istituzioni forte e rapido: un tetto al prezzo del gas europeo, credito d’imposta e sostegno a tutte le imprese nel DL aiuti e, a livello regionale, misure a favore della liquidità e dell’efficientamento energetico”. E dalla Regione l’assessore allo Sviluppo economico Guidesi raccoglie i timori del mondo produttivo auspicando un rapido intervento da parte dell’Unione Europea per superare la crisi: “Mi auguro che l’Europa in questi giorni garantisca, attraverso strumenti e risorse, la sopravvivenza e la continuità delle nostre aziende perché così è impossibile lavorare”.

    Micol Mulè

     

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