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sabato, Luglio 27, 2024
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    Home Prima pagina Meloni in Tunisia: obiettivo, scongiurare l’ennesima crisi

    Meloni in Tunisia: obiettivo, scongiurare l’ennesima crisi

    Meloni in Tunisia: obiettivo, scongiurare l’ennesima crisi
    Con il netto calo del numero di migranti arrivati in Italia dalla Tunisia rispetto ad alcune settimane fa, ecco che tornano a distendersi i rapporti fra Roma e Tunisi. Il Presidente Kais Saied ha formalmente invitato la Premier Giorgia Meloni a partecipare ad una missione bilaterale, con l’obiettivo di sbloccare gli aiuti europei (circa 500 milioni), e almeno alcune rate dei quasi 2 miliardi di dollari messi sul tavolo dal Fmi, così come per strappare da Saied un po’ di flessibilità sulle riforme che il Fondo monetario internazionale pone come condizione (la fine di alcuni sussidi su benzina e farina, il taglio della spesa per i dipendenti pubblici, per limitare il debito) e che il presidente tunisino rigetta come diktat inaccettabili.
    Un duplice obiettivo, quindi, che potrebbe portare, con tutti gli auspici del caso, ad evitare il default del paese nordafricano che avrebbe conseguenze gravissime per l’Italia e non solo.
    Insomma, da parte di Meloni e dei leader europei c’è la volontà di scongiurare la terza crisi dopo quella del Covid e della guerra in Ucraina, che rischierebbe di dare corso ad un disastro economico irreversibile.
    Il gas algerino, divenuto primo fornitore dell’Italia dopo il disimpegno nei confronti della Russia, passa infatti per quasi 400 chilometri attraverso il suolo tunisino, prima di approdare in Sicilia attraverso il Mediterraneo.
    Rispetto alla questione migratoria c’è invece maggiore ottimismo, stante il lavoro diplomatico che ha impegnato la Fernesina in questi mesi. «Oggi la Tunisia è in difficoltà – ha spiegato la presidente del Consiglio -. Vive una situazione molto delicata perché rischia un default finanziario e chiaramente se va giù il governo tunisino vivremo uno scenario assolutamente preoccupante. Ed è su questo scenario che lavoriamo».
    Cauto ottimismo anche da parte del Ministro Tajani, soprattutto dopo la telefonata fra Meloni e Saied di venerdì scorso, durante la quale è stata appunto pianificata la visita in programma a partire da ieri.
    La Premier, inoltre, ha precisato che «il prossimo Consiglio Ue», a fine giugno, «deve agire subito», auspicando un diretto coinvolgimento di tutti i principali Paesi dell’Unione, confermato peraltro durante il G7 in Giappone a Macron e Von der Leyen. L’obiettivo della Premier italiana, infatti, è quello di dare luce, grazie al sostegno europeo, al Piano Mattei per il rilancio dell’Africa, in cooperazione con i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Ma la stessa Meloni sa, che tutto questo sarà possibile solo se il Fmi sbloccherà quei 2 miliardi di finanziamenti per la Tunisia ancora congelati per via delle mancate riforme in chiave democratica non ancora attuate dal Governo di Tunisi.
    Andrea Valsecchi

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