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sabato, Settembre 14, 2024
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    Home Prima pagina Medvedev contro l’Occidente: “Li odio, farò di tutto per farli sparire”

    Medvedev contro l’Occidente: “Li odio, farò di tutto per farli sparire”

    Medvedev contro l’Occidente: “Li odio, farò di tutto per farli sparire”
    “Mi viene spesso chiesto perché i miei post su Telegram sono così duri. La risposta è che li odio. Sono bastardi e degenerati. Vogliono la nostra morte, la morte della Russia. E finché sarò vivo, farò di tutto per farli sparire”. Con queste parole Dmitri Medvedev, attuale direttore del Consiglio di Sicurezza della Russia, ha espresso ieri su Telegram ciò che pensa dell’Occidente. Un messaggio non rivolto a specifici leader come Biden o Johnson, ma all’intero mondo occidentale. Parole d’odio per quello che siamo e per il fatto che Unione Europea e Stati Uniti hanno condannato con vigore l’invasione dell’Ucraina.
    Medvedev è stato anche presidente della Federazione Russa dal 2008 al 2012 (quando Putin aveva raggiunto il limite massimo di mandati consecutivi), ma le parole usate in questo ultimo messaggio non hanno nulla di istituzionale e, anzi, fanno trasparire una certa impazienza rispetto all’evoluzione della guerra. Se volessimo prendere alla lettera la minaccia di Medvedev (soprattutto quel “farli sparire”), dovremmo mobilitare gli eserciti e preparaci ad un attacco.
    Per questo motivo il ministro degli esteri italiano, Luigi Di Maio, ha definito tali parole come “gravissime e pericolose”, “inaccettabili” e che “ci preoccupano fortemente”. Per il titolare della Farnesina, “non è un segnale di dialogo, non è un’apertura verso un cessate il fuoco, non è un tentativo di ritrovare la pace, ma sono parole inequivocabili di minaccia verso chi sta cercando con insistenza la pace”. Secondo il sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, Medvedev “è evidentemente preoccupato per le conseguenze negative sulla Russia della dissennata aggressione militare ai danni dell’Ucraina decisa da Putin e ha perso il senso della misura”.
    L’atteggiamento di importanti esponenti dell’élite moscovita continua, dunque, a destare preoccupazioni in Europa. Ieri Sergio Mattarella, a margine dell’incontro con la presidente della Georgia, Salomé Zourabichvili, ha voluto richiamare “valori come il ripudio della guerra, la convivenza pacifica, il rispetto dei confini in questo momento in cui l’aggressione della Russia all’Ucraina vorrebbe riportare le relazioni internazionali al prevalere di tensioni imperialistiche”.

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