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sabato, Luglio 27, 2024
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    Home Lombardia Due anni per ristrutturare un chiosco: la burocrazia impeditiva

    Due anni per ristrutturare un chiosco: la burocrazia impeditiva

    Due anni per ristrutturare un chiosco: la burocrazia impeditiva
    Il Covid ha rallentato ulteriormente l’iter burocratico. Procedura bloccata perché manca il titolo edilizio.
    I gestori di un chiosco di piazza Sant’Eustorgio a Milano, Gianluca e Davide Scarso, da un paio di anni lottano con la burocrazia del Comune per ristrutturarlo.
    L’edicola si trova in una posizione centralissima, molto frequentata da turisti. Quello che i fratelli Scarso vorrebbero, è semplicemente sostituire, a loro spese, il chiosco ormai ammalorato con una struttura più attraente.
    Sono numerosi i piccoli esercenti che, desiderosi di innovare la propria attività, diventano vittime di una burocrazia che rende eccessivamente oneroso esercitare la libera iniziativa economica. Il problema è di proporzioni enormi e spesso si traduce in un disincentivo per chiunque voglia investire.
    I fratelli Scarso hanno cominciato la pratica all’inizio del 2019, ma ancora oggi, non hanno ottenuto quello che volevano.
    Abbiamo fornito tutti i documenti richiesti, però sul più bello, quando credevamo fosse tutto in regola, dopo i mesi difficili della pandemia che hanno rallentato anche gli iter burocratici, è saltato fuori che manca il rilascio del titolo edilizio, a quanto pare ora indispensabile anche solo per poter installare un nuovo manufatto-edicola. Ma, nonostante le nostre ripetute sollecitazioni agli uffici del Comune, la pratica resta in sospeso. Non sappiamo più nulla. E intanto il chiosco cade sempre più a pezzi”.
    I due edicolanti lamentano che le pareti del chiosco si sbriciolano in superficie e che spesso il retro viene utilizzato come orinatoio. Non è proprio un’edicola che si armonizza con la prestigiosa piazza in cui si trova.
    Dal Comune fanno sapere che la situazione del chiosco è all’attenzione da più di un anno e che i tempi si sono allungati anche a causa della pandemia. Inoltre sarebbe intenzione degli uffici elaborare un modello di riferimento per la ristrutturazione del chiosco, da applicare anche alle successive richieste. Gli impiegati hanno rassicurato che la situazione verrà risolta nelle prossime settimane.
    Andrea Curcio

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