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    Milano, per il settore alberghiero la ripresa è ancora lontana

    Milano, per il settore alberghiero la ripresa è ancora lontana
    All’appello mancano i turisti e tutti i viaggiatori legati alla filiera degli eventi. Occhi puntati al “supersalone” di settembre che potrebbe segnare la svolta.
    L’estate si avvicina, la corsa del virus rallenta grazie anche alla campagna vaccinale che prosegue speditamente, e per gli albergatori questo dovrebbe rappresentare un quadro favorevole per puntare ad una vera ripartenza. Niente di tutto ciò, almeno per il momento, negli alberghi milanesi. Sono ancora molto lontani i tempi del sold out nelle strutture ricettive del capoluogo lombardo, che sconta ancora gli effetti devastanti per il settore innescati dalla crisi sanitaria.
    All’appello mancano soprattutto i turisti, una presenza determinante per il comparto alberghiero, che da nord a sud dello Stivale fa i conti con un’assenza che tradotta in numeri raggiuge quota 233 milioni di presenze in meno nel 2020rispetto all’anno precedente. Secondo le stime di Federalberghi, il turismo ha subito in media un calo del 53,4% sul 2019, dato che supera l’80% in alcune località, e tocca il 70% se si considera quello straniero. Per l’anno in corso i primi quattro mesi non promettono nulla di buono, con una diminuzione pari all’85,6% di presenze nelle strutture ricettive sull’anno precedente, dove l’assenza degli stranieri sfiora il 96%.
    Dati che si fanno sentire anche in una metropoli come Milano, capitale dei business travels legati agli eventi fieristici e ai congressi in modo particolare, nonché da sempre meta turistica di grande appeal per gli stranieri. A lanciare l’allarme sono gli stessi albergatori, che rilevano un calo drastico dei livelli di occupazione delle camere all’interno delle loro strutture, dove non si arriva nemmeno a sfiorare il 50% della capienza e in alcuni casi il picco negativo tocca quota 10%. Colpa dello stallo degli eventi business che in città portava grossi numeri di visitatori e dello smart working che ha spostato online gli appuntamenti aziendali facendo saltare i viaggi di lavoro che per gli albergatori milanesi costituivano, fino al periodo pre-pandemia, una fetta molto importante dell’attività ricettiva. In calo anche il turismo internazionale, in particolare da Russia, Cina, India e Usa, su cui incidono la mancanza di collegamenti aerei e le incertezze sul soggiorno in Italia per chi proviene dai Paesi esteri.
    Per gli operatori del settore potrebbe aprirsi uno spiraglio in settembre, quando Milano ospiterà il “supersalone”, l’edizione 2021 del Salone del Mobile in calendario tra il 5 e il 10 del mese nei padiglioni di Fiera Milano Rho. Un evento che dovrebbe catalizzare numerose presenze non soltanto tra gli addetti ai lavori ma anche tra il grande pubblico appassionato di design e, forse, segnare la tanto attesa svolta.
    Micol Mulè

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