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    Partite Iva: rinvio acconti al 30 aprile 2021

    Possibilità di rinviare in primavera il pagamento delle tasse di fine novembre ma attenzione ai criteri per poterne usufruire.

    Mentre nelle scorse settimane il governo valutava la possibilità di un nuovo dpcm che ricostituisse un secondo lockdown in versione più soft, diverse voci si sono alzate dal  mondo delle partite Iva per chiedere una sola cosa: di non essere dimenticate dallo Stato mentre venivano imposte pesanti limitazioni alle loro capacità di portare avanti il business.

    Tra le varie risposte pensate da Roma, alla fine è stato deciso di inserire nel decreto Ristori-bis un ampliamento del rinvio dei versamenti degli acconti di Irpef, Irap e Ires al 30 aprile 2021 per tutte quelle partite Iva in regime forfettario o obbligate alle pagelle fiscali.

    La decisione dell’esecutivo origina dall’impianto del decreto Agosto nel quale tale possibilità era già in essere ma solo se il soggetto aveva registrato un calo del fatturato di almeno il 33% nei primi sei mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Con il decreto Ristori-bis l’esecutivo ha deciso eliminare questo vincolo e allargare la possibilità di rinvio a tutte quelle categorie comprese nell’allegato 1 e 2 del decreto, anche se alcuni punti rimangono nebulosi.

    Per quanto riguarda l’allegato n.1 , l’elenco di riferimento è quello dei codici Ateco in esso contenuto ma per come è stata formulata la norma non è chiaro se il rinvio è esteso a tutte le realtà rientranti in queste categorie su tutto il territorio italiano o solamente a quelle attività presenti nella zona rossa che al 9 di novembre è composta da Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Calabria. Dubbio che viene meno per quanto riguarda le imprese comprese nell’allegato n.2: in questo caso, tra queste categorie, solo quelle situate nell’area rossa possono beneficiare dell’estensione del rinvio. Nel frattempo dunque le categorie dell’allegato n.1 sono in attesa di un chiarimento anche se il tempo stringe dal momento che la scadenza degli acconti sopracitati è il 30 novembre, cioè tra tre settimane.

    Simone Fausti

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