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martedì 13 Maggio, 2025
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Recovery fund, ecco il piano del Governo

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Recovery fund, ecco il piano del Governo

 

Nella bozza del Governo si prospetta un’Italia dei sogni: raddoppio del tasso di crescita e incremento di 10 punti del tasso occupazionale
 

 

Le intenzioni del Governo sull’utilizzo del Recovery Fund sono riassunte nella bozza delle “Linee guida per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Gli obiettivi primari sono il rilancio dell’occupazione e il raddoppio del tasso di crescita.

Il piano si articola in 6 temi fondamentali descritti in 36 pagine.

 

Digitalizzazione e innovazione. Può far stupire, ma in Italia solo il 76% della popolazione adulta ha utilizzato Internet negli ultimi tre mesi, contro l’87% della media europea. A tal proposito le parole chiave sono: digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, il completamento della rete nazionale in fibra ottica e interventi per lo sviluppo delle reti 5G, sebbene sia stato rinviato il progetto della banda ultralarga per le aree grigie.

 

Rivoluzione verde e transizione ecologica. Il 3,3% della popolazione vive in aree in cui gli standard europei di tossicità dell’aria sono oltrepassati. Pertanto si mira alla decarbonizzazione dei trasporti, a una “maggiore efficienza energetica degli edifici pubblici”, alla gestione integrata del ciclo delle acque e ad investire nell’economia circolare.

 

Infrastrutture per la mobilità sostenibile. Si parla della Torino-Lione, dell’alta velocità ferroviaria per i passeggeri e le merci, dello sviluppo delle reti autostradali con ponti e viadotti (forse, prima sarebbe meglio investire sulla manutenzione di alcune attuali infrastrutture), di investimenti nella mobilità urbana sostenibile pubblica e privata.

 

Istruzione Formazione e Ricerca. Il Governatore della BI Visco ha calcolato che solo il 27,6% dei giovani è laureato contro il 40% dell’Europa. Nel documento si leggono riferimenti al cablaggio in fibra ottica delle università, alla lotta contro l’abbandono degli studi e alla digitalizzazione dell’istruzione.

 

Equità e inclusione sociale e territoriale. Il Governo pensa alla riqualificazione dei centri urbani e delle periferie, a politiche attive per l’occupazione giovanile e ad una formazione particolare per le donne.

 

Salute. Creazione di più posti per le terapie intensive, introduzione del fascicolo sanitario elettronico, rafforzamento dell’assistenza ai malati direttamente a domicilio, considerate le carenze recentemente evidenziate all’interno delle RSA.

 

L’auspicio è che gli investimenti pubblici possano arrivare ampliamente sopra il 3% del PIL. Si valuta anche di rimodulare il sistema delle concessioni al fine di migliorare servizi, costi e investimenti.

Per quanto riguarda il fisco, si ritiene funzionale ridurre il cuneo fiscale con una riforma dell’Irpef in senso più progressivo.

 

Andrea Curcio

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