La nuova linea degli Stati Uniti in politica estera piace alla Russia. Per fare la pace sono necessari compromessi, ha detto Donald Trump, ma la qualità della pace dipende dal modo con cui viene raggiunta. Il presidente americano è disposto ad allinearsi più alla Russia che all’Ucraina pur di portare Vladimir Putin a firmare (in breve tempo) un accordo che fermi la guerra in Ucraina. Lo scontro nello studio ovale tra Zelensky e Trump di settimana scorsa è solo l’esito del nuovo approccio statunitense alla guerra in corso.
Secondo fonti sentite dal New York Times, il segretario alla Difesa Usa, Pete Hegseth, ha ordinato allo U.S. Cyber Command di fermare gli attacchi contro la Russia, nell’ottica di una rivalutazione delle operazioni americane finalizzata a portare Putin al tavolo delle trattative. Il quotidiano americano specifica che questa iniziativa non sarebbe legata alla lite tra Zelensky e Trump, in quanto si tratterebbe di una decisione anteriore al diverbio avvenuto nello Studio Ovale. Il triste spettacolo andato in onda alla Casa Bianca, tuttavia, avrebbe portato Mosca ad accelerare i tempi per un summit tra Putin e Trump: lo riporta la CNN, citando fonti diplomatiche.
Nel frattempo, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, è intervenuto nel programma “Mosca.Cremlino.Putin” affermando che “la nuova politica estera americana coincide con la nostra”, come riporta il Corriere della Sera. Mosca, dunque, è pronta a dire addio all’antiamericanismo che da ben oltre un decennio la propaganda di Putin ha promosso nella società russa? È presto per dirlo, eppure l’inversione “a U” degli Stati Uniti è lampante: Trump rivendica un ottimo rapporto con Putin mentre critica Kiev per aver iniziato la guerra attuale, una menzogna in linea con la più violenta propaganda russa. Elon Musk, intanto, rilancia sul suo social X coloro che sostengono un altro cavallo di battaglia dei putiniani, cioè l’espansione della Nato a est. Poco importa che i Paesi dell’Europa orientale hanno chiesto di entrare a far parte dell’Alleanza Atlantica per evitare di ritrovarsi nuovamente sotto il giogo russo/ex sovietico, e poco importa che l’entrata dell’Ucraina nella Nato avrebbe scongiurato l’invasione russa. Il nuovo corso americano è iniziato.