Gli Enti bilaterali territoriali di terziario, pubblici esercizi e alberghi, espressione di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza con il sistema associativo rappresentato e Filcams Cgil Milano, Fisascat Cisl Milano e Metropoli e Uiltucs Lombardia, scendono in campo a sostegno del “Fondo Schuster – Case per la gente”, offrendo un contributo di 150mila euro al progetto lanciato a dicembre dalla Diocesi di Milano in occasione delle celebrazioni del 50esimo di Caritas Ambrosiana.
Il contributo di 150mila euro, deliberato dagli organi direttivi degli Enti bilaterali EbiTer Milano (terziario), EBtpe (pubblici esercizi) ed EBT alberghi, rappresenta la continuazione di un impegno avviato nella primavera del 2023 per migliorare la condizione di lavoratrici e lavoratori alle prese con il caro affitti, con un beneficio indotto anche per le imprese che hanno difficoltà a reperire personale.
Le finalità del Fondo Schuster sono, infatti, quelle di garantire il diritto all’abitare attraverso tre aspetti principali: contributi alle famiglie per coprire i costi legati alla casa, come affitti e bollette; garanzie ai proprietari che affittano immobili a canone agevolato a persone e famiglie in difficoltà ed infine finanziamenti sugli interventi di ristrutturazione per affittare, con canoni agevolati, a persone e famiglie in difficoltà economica appartamenti dismessi riqualificati.
“L’intervento a favore del Fondo Schuster è il segno di un’accresciuta attenzione di imprese e sindacati su un tema – quello della casa – che è ben lontano dall’essere risolto – spiega Umberto Bellini, Presidente di EbiTer Milano –. Milano ha consolidato negli anni la sua forza con l’attrattività e il richiamo internazionale: una spinta per tutto il territorio. Ma la crescita dev’essere equilibrata senza dimenticare nessuno e risolvendo i problemi concreti, come quello dell’abitazione. Ed è tutto vantaggio delle imprese operare in questa direzione”.
Filcams Cgil Milano, Fisascat Cisl Milano Metropoli e Uiltucs Lombardia evidenziano come questa iniziativa si aggiunga alle prestazioni già abitualmente riconosciute, dal contributo alla genitorialità fino a quello per il caro energia. Un modello, quello della bilateralità milanese, che conferma la sua vocazione nel promuovere iniziative a sostegno del reddito a favore delle lavoratrici e dei lavoratori del commercio, dei pubblici esercizi e del settore alberghiero pur consapevoli della necessità di maggiori investimenti pubblici sul welfare che sappiano affrontare le grandi tematiche di carattere sociale che investono il territorio.