sabato, Maggio 4, 2024
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    Anche Amazon entra nella competizione per l’IA

    Anche Amazon entra nella competizione per l’IA
    Il colosso dell’e-commerce si unisce a Microsoft e Google nella corsa all’intelligenza artificiale generativa, annunciando una tecnologia destinata ai suoi clienti cloud e un mercato per gli strumenti di IA di altre aziende. Dei modelli di linguaggiosviluppati, uno è progettato per generare testi e un altro potrebbe contribuire alla personalizzazione della ricerca sul web.
    Amazon Web Services (AWS), l’unità “informatica” del colosso americano, ha annunciato due dei modelli di linguaggio che ha sviluppato per competere nella corsa in atto verso l’intelligenza artificiale: uno progettato per generare testo e un altro che potrebbe contribuire, tra le altre cose, alla personalizzazione della ricerca sul web. A differenza dei suoi “avversari” Microsoft e Google, però, i modelli di IA di Amazon non verranno rilasciatonella forma di un chatbot.
    I modelli linguistici di Amazon, chiamati Titan, sono stati addestrati su grandi quantità di testo per riassumere contenuti, scrivere una bozza di un post sul blog o partecipare a sessioni di domande e risposte aperte. Saranno resi disponibili su un servizio AWS, chiamato Bedrock, dove gli sviluppatori potranno attingere ai modelli costruiti da altre aziende che si dedicano all’IA generativa, tra cui AI21 Labs, Anthropic e Stability AI.
    In un’intervista a Bloomberg Television, il capo di AWS Adam Selipsky, ha dichiarato che, sebbene la tecnologia sviluppata sia ancora in fase iniziale, i chip interni all’azienda consentiranno sempre di più ad Amazon di fornire soluzioni e alte prestazioni a costi contenuti.
    L’IA generativa, cioè un software in grado di creare testo, immagini o video in base ai “prompt” (comandi testuali) di un utente, ha ormai da tempo assorbito gran parte delle attenzionidella Silicon Valley, scatenando una competizione che si sta facendo sempre più feroce per capitalizzare la tecnologia.
    A partire da Microsoft, che grazie a una partnership con il produttore di ChatGPT OpenAI ha integrato la tecnologia dell’IAgenerativa nel suo servizio di ricerca su Internet Bing e prevede di distribuire questi strumenti in tutti i prodotti. L’ha subito seguitaGoogle (Alphabet) che ha a sua volta sviluppato un proprio modello di intelligenza artificiale. Tra i più recenti anche Meta Platforms ha rilasciato il proprio modello linguistico e ha dichiarato che un lavoro simile si espanderà in tutta l’azienda.
    Non poteva quindi che arrivare anche l’ora di AWS, che vendendopotenza di calcolo e strumenti software on-demand (tra cui una suite di applicazioni di apprendimento automatico) aveva già collaborato con aziende di intelligenza artificiale, tra cui Hugging Face e Stability AI. In precedenza, però, l’azienda non aveva mai rivelato l’intenzione di rilasciare un modello interno e completo.
    Swami Sivasubramanian, vicepresidente di AWS per i database, l’apprendimento automatico e l’analisi, ha dichiarato che Amazon sta lavorando da tempo a modelli di questo tipo, che vengono già utilizzati per aiutare gli acquirenti a trovare i prodotti sul sito web di Amazon e per alimentare elementi dell’assistente vocale Alexa, tra le altre applicazioni. Amazon ha investito in questo spazio per un bel po’ di tempo, ha dichiarato Sivasubramanian in un’intervista.
    Durante un periodo di anteprima, i clienti AWS possono già richiedere di utilizzare i modelli. L‘azienda non ha ancora stabilito i prezzi per l’accesso agli strumenti, ma ha detto che i chip costruiti in casa da AWS, tra cui Inferentia2 e Trainium, potrebbero aiutare i clienti a mantenere bassi i costi quando svolgono il proprio lavoro di apprendimento automatico. L’azienda di Seattle ha infine dichiarato che CodeWhisperer, il software utilizza strumenti predittivi per suggerire in modo proattivo il codice mentre gli sviluppatori lo digitano, sarà invece gratuito per i singoli sviluppatori.
    Pietro Broccanello

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