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    Legge di bilancio: i punti salienti

    Legge di bilancio: i punti salienti
    Tanti sono i temi e i cambiamenti in vista della nuova legge di bilancio discussa ieri sera nel Consiglio dei ministri, la prima che il governo Meloni si è trovato a stilare a pochi mesi dall’insediamento. Sul piatto ci sono 32 miliardi di euro, di cui due terzi destinati agli interventi sul caro energia.
    Tra le proposte prioritarie ci sono anche poco più di 5 miliardi di euro su base annua per il taglio di 3 punti del cuneo fiscali, 2 dei quali andranno a confermare lo sconto contributivo già in vigore per i lavoratori con redditi fino a 35mila euro, mentre il terzo punto andrà ridurre la quota contributiva a carico delle imprese. Al fine di poter finanziare il taglio al cuneo fiscale è prevista l’abolizione del reddito di cittadinanza per 660 mila cittadini occupabili, mentre dal pacchetto di misure fiscali il governo si aspetta di recuperare almeno 2 miliardi di euro.
    Sembrano invece destinate a cadere (o a essere sostanzialmente ridotte) dalla manovra le proposte di azzeramento o riduzione dell’Iva su alcuni prodotti (pane, latte, prodotti per l’infanzia e per l’igiene). È in arrivo invece una norma anti evasione sulla Flat Tax per le p. Iva: chi oltrepassa la nuova soglia di 85mila euro e sfora i 100mila euro nel 2023 esce subito dal regime agevolato con la tassa piatta del 15% e torna al regime ordinario, mentre chi resta di poco sotto i 100mila euro torna alla progressività del prelievo nell’anno successivo.
    Fondamentale anche la questione pensioni: a partire dal 2023 sarà possibile accedere alla pensione anticipata con 62 anni d’età e 41 di contribuzione, grazie a una quota 103 di fatto che sostituisce quota 102. La proposta, voluta soprattutto dalla Lega, potrebbe fungere da “antipasto” di Quota 41, in forma “secca” da far scattare tra due o tre anni. Non è ancora stato definito quando scatterà la nuova proposta, cioè se dal 1° gennaio 2023 oppure con uno slittamento al 1° aprile nel caso in cui, al momento del varo della manovra, le risorse disponibili non fossero sufficienti.
    Corposo anche il nucleo di proposte riferite alle misure previdenziali, con la probabile proroga di misure come Ape sociale e Opzione donna (che in extremis potrebbe diventare anche uno strumento più facilmente accessibile per le lavoratrici autonome).
    Come già discusso negli scorsi giorni poi è in atto anche una sostanziale revisione dell’assegno unico per i figli. La ministra per la Famiglia Eugenia Roccella ha proposto di raddoppiare da 100 a 200 euro la maggiorazione per i nuclei con 4 o più figli e di garantire 100 euro in più per i figli gemelli fino al terzo anno di età, dando maggiore peso al quoziente familiare piuttosto che all’indicatore Isee. La maggiorazione dovrebbe scattare già dall’anno prossimo, mentre è possibile che risorse vengano riassegnate per la certificazione del parità di genere e il rifinanziamento di centri anti-violenza e case rifugio. Si lavora anche per risolvere il nodo della decurtazione del versamento mensile per i vedovi.
    Per chiudere i conti con il fisco si pensa allo stralcio dei carichi affidati all’agente della riscossione fino al 2015 e con importi fino a mille euro, mentre per le cartelle superiori a questo importo scatta la possibilità di rottamare il debito pagando l’imposta dovuta e una sanzione ultra ridotta del 5 per cento. Come già annunciato ci sarà anche la revisione al rialzo del tetto del contante, che dal 1° gennaio 2023 salirà verosimilmente da 2 mila a 5 mila euro.
    Cruciale anche la questione lavoro e imprese: tra le misure in corso il rifinanziamento delle agevolazioni della Nuova Sabatini che abbatte il tasso di interesse di finanziamenti (bancari o in leasing) per beni materiali o immateriali (software e tecnologie digitali) a uso produttivo. Nella manovra anche il rifinanziamento per il 2023 del bonus tv e decoder per per l’acquisto di tv  (previa rottamazione di un apparecchio non conforme), pari al 20% della spesa nel limite di 100 euro, e per l’acquisto senza rottamazione o di decoder, con un contributo per i nuclei familiari con Isee fino a 20mila euro.
    Infine come detto la priorità va al tema energetico, a cui sono riservati i due terzi delle risorse dell’intera legge di bilancio. Sul tavolo c’è un insieme di aiuti volti a coprire almeno i primi tre mesi del 2023: la conferma dello sconto sulla benzina, il bonus sociale e i crediti di imposta, insieme alla replica dell’Iva al 5% sul gas e dei bonus per le famiglie. Nel pacchetto sull’energia si punta in particolare all’aumento dal 30 al 35%  dei crediti d’imposta per le piccole attività commerciali, ma si punta anche a far salire dal 40 al 45% quello per le imprese.
    Molte nuove misure e revisioni, quindi, nel tentativo di risalire dal periodo di molteplici crisi che stiamo vivendo, sperano che le risorse a disposizione reggano.
    Pietro Broccanello

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