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    Il ministero della Difesa ucraino: scoperta a Pisky-Radkivski una camera di tortura, una mini-Auschwitz

    Il ministero della Difesa ucraino: scoperta a Pisky-Radkivski una camera di tortura, una mini-Auschwitz
    Con la riconquista dei territori occupati, le forze armate ucraine continuano a imbattersi nei lasciti dell’occupazione russa. Il ministero della Difesa ucraino ha pubblicato su Twitter due foto realizzate da Serhii Bolvinov, Capo del dipartimento investigativo del Servizio di sicurezza nazionale ucraino nella regione di Kharkiv. Il tweet recita: “Una camera di tortura a Pisky-Radkivski. 2 foto. Una maschera antigas messa sulla testa di una vittima che è stata coperta con uno straccio infuocato e sepolta viva. E una scatola di corone dentali d’oro. Una mini-Auschwitz. Quanti altri ne verranno trovati nell’Ucraina occupata?”.
    Immagini che subito fanno pensare al massacro di Bucha quando a marzo sono state rivelate le foto di innumerevoli corpi di civili e soldati ucraini sparsi per le strade della città. Il presidente Zelensky ha pubblicato a sua volta delle foto di alcuni edifici ridotti in macerie nella città appena liberata di Lyman affermando che “ovunque nel territorio conquistato, l’aggressore distrugge ogni base della vita: economia, socialità, cultura”. Per il leader ucraino “tutto questo può essere fermato in un solo modo: liberazione”, e assicura: “Tutto il territorio del nostro Stato sarà liberato dal nemico”.
    Le truppe di Kiev, intanto, riferiscono di ulteriori riconquiste nella zona di Kherson: sarebbero stati liberati i villaggi di Khreschenivka, Zolota Balka, Ukrainka, Biliaivka, Mala Oleksandrivka, Velyka e Liubymivka. Anche l’intelligence britannica riporta continui progressi ucraini nell’est e nel sud del Paese. In particolare, nella regione di Kharkiv, le forze ucraine hanno consolidato un’ampia area a est del fiume Oskil. Nel frattempo, i russi cercano di prendere il controllo totale del funzionamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Il viceministro degli Esteri russo, Sergei Vershinin, ripreso da Interfax, ha dichiarato che la centrale deve operare sotto la supervisione delle agenzie russe competenti al fine di garantire “la sicurezza nucleare”. La riconquista di Zaporizhzhia sarà critica proprio per la presenza dei reattori e del combustibile nucleare ma Kiev potrà contare sul nuovo pacchetto da 625 milioni di dollari da parte di Washington che prevede quattro sistemi missilistici di artiglieria ad alta mobilità (HIMARS), 16 obici da 105 mm e 200 veicoli protetti contro le mine.

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