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sabato, Luglio 27, 2024
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    Al via la terza edizione dei cesti di Natale della Cooperativa “La Valle di Ezechiele”

    Al via la terza edizione dei cesti di Natale della Cooperativa “La Valle di Ezechiele”
    I cesti sono realizzati con prodotti di economia carceraria, provenienti dalle diverse cooperative che operano nel tessuto dei penitenziari di tutta Italia. Don Rigoldi: “Ci ritroviamo dentro un’avventura di produzione di vite umane liete e serene, che escono dalla solitudine della galera e trovano chi li aspetta e gli tende la mano”.
    Alla prima edizione dell’iniziativa dei cesti di Natale non c’era ancora un capannone, ma certamente un’indiscussa fede nella Provvidenza. Poi è arrivato, coi primi quattro lavoratori e la Cooperativa La Valle di Ezechiele” ha potuto così avviare la sua meravigliosa attività produttiva che, per dirla con le parole di don Riboldi, si traduce nel far rinascere persone”, creando opportunità occupazionali per persone recluse o in esecuzione penale esterna e condividendo con loro un cammino di rinascita.
    Tra le attività della Cooperativa, istituita formalmente nel giugno 2019 presso la Casa Circondariale di Busto Arsizio ma avviata operativamente nel novembre 2020, la realizzazione dei cesti di Natale con prodotti di economia carceraria, provenienti dalle diverse cooperative che operano nel tessuto dei penitenziari di tutta Italia. In due anni, da quando è partita l’iniziativa, sono state coinvolte 12 cooperative, con 150 persone detenute assunte e un fatturato che supera i 53mila euro che è stato impiegato a sostegno dei progetti di lavoro.
    Pensavamo che dare lavoro avrebbe significato dare competenze, dare una remunerazione, dare un’occupazione del tempo congrua e gratificante. Ci ritroviamo dentro un’avventura di produzione di vite umane liete e serene, che escono dalla solitudine della galera e trovano chi li aspetta e gli tende la mano”, spiega don David Riboldi, cappellano della Casa Circondariale di Busto Arsizio, che ha dato vita alla cooperativa di Fagnano Olona insieme ad un gruppo di amici mossi dal desiderio di offrire un’occasione di vita nuova ai detenuti attraverso lo strumento del lavoro. Una occasione che “è sempre possibile quando c’è qualcuno che ti aspetta”, come aveva sottolineato il ministro della Giustizia, Marta Cartabia, lo scorso 25 ottobre in occasione dell’inaugurazione de “La Valle di Ezechiele”. Oggi sono 12 le persone che la cooperativa ha accolto dalle carcerinessuna delle quali è tornata a delinquere – grazie anche alla collaborazione con realtà produttive del territorio che si sono rese disponibili ad offrire un posto di lavoro.
    I prodotti contenuti nei cesti di Natale realizzati alla cooperativa “La Valle di Ezechiele” provengono da realtà produttive, con almeno una persona detenuta, regolarmente assunta. Alcune realtà operano all’interno delle carceri, altre esternamente, assumendo persone detenute che vanno al lavoro dal carcere, oppure da casa propria quando il residuo di pena è tale da consentirlo, come i dipendenti della cooperativa: “Ci piace pensare che con i nostri cesti generiamo una rete di sostegno a questi progetti di inclusione sociale mentre portiamo avanti il nostroaggiunge don Riboldi -, in collaborazione con la Casa Circondariale di Busto Arsizio.
    Giunti al terzo anno dell’iniziativa dei cesti di Natale, per il 2022 sono state introdotte alcune novità: “Di anno in anno siamo venuti a conoscenza di nuove cooperative carcerarie, che potevano essere incluse nel nostro progetto, pur con prodotti della stessa categoria merceologica – spiega don Riboldi -, ci dispiaceva, per far posto ai nuovi, non sostenere più i progetti scelti fin qui. Così ci siamo inventati i cesti roulette”. I cesti hanno un’unica scelta compositiva di tipologie alimentari, ma per alcuni prodotti i marchi scelti, a parità di costo, sono più di uno e quindi solo aprendo il cesto si scoprirà quale è capitato: i biscotti di Banda Biscotti o quelli di Voci Erranti o quelli di Libere Golosità; la passata di Coop Pietre di Scarto o quella di Coop Nazareth; il cioccolato di Cotti in Fragranza o quello di Sprigioniamo Sapori. Con questo giochino i carcerati sostenuti con i vostri acquisti saranno molti di più e la nostra gioia di poter condividere con tante altre Cooperative la vostra generosità incontenibile.
    Ma non si tratta dell’unica novità. Da quest’anno i cesti prenotati online (www.lavallediezechiele.org, c’è tempo fino al 31 ottobre) – sia come persona giuridica che fisica – potranno essere spediti su destinazioni diverse per farli arrivare direttamente alla persona che li riceverà in dono, ogni cesto sarà personalizzato a mano con il nome del destinatario indicato, unitamente al nome del donatore e alla spiegazione del progetto de “La Valle di Ezechiele”.Grazie a voi tutti, che vi unite alla dolce audacia di chi vuol dare alla giustizia uno sguardo al futuro – conclude don Riboldi -. Tutto questo prendendo semplicemente dei cesti di Natale? Io direi proprio di… sì”.
    Micol Mulè

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