sabato, Gennaio 25, 2025
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    Nuove ipotesi per il decreto bollette di novembre

    Nuove ipotesi per il decreto bollette di novembre
    Il rincaro energetico sta colpendo duramente le tasche degli italiani, al punto che ci sono casi in cui chi dovrebbe pagare non riesce a rispettare le scadenze. Il governo, che per ora è ancora in fase di assestamento, ha già cominciato ad elaborare delle ipotesi “salvagente” per un quarto Decreto aiuti. Tra le soluzioni allo studio una moratoria a tutela di famiglie e imprese per le bollette non pagate, che potrebbe essere di almeno 6 mesi.
    L’ultimo avviso è arrivato dall’Anaci, l’associazione dei gestori degli appartamenti. I costi energetici come effetto domino causano grandi ritardi nei pagamenti di molte famiglie, perché molti non sono in grado di sostenere le spese, come ha sottolineato il presidente provinciale Anaci Milano, Leonardo Caruso.
    Entro fine ottobre avremo la situazione più chiara, perché verranno alla luce i conti della precedente amministrazione e il preventivo di spesa della nuova amministrazione, tenendo conto che i conguagli dell’anno scorso sono già stati aumentati del 50%.
    Verosimilmente molti appartamenti risulteranno morosi, ma di fatto non possono sostenere costi finanziari della portata attuale. Pertanto, l’intervento immediato del nuovo governo è necessario per evitare di arrivare a quella che può diventare una “grave crisi sociale”, ha proseguito Caruso.
    La questione di come limitare l’impatto del caro bollette è al vaglio di Fratelli d’Italia, nell’attesa che si costituisca definitivamente il governo che li vedrà alla maggioranza. Tra le ipotesi che si stanno già prospettando c’è uno scudo per chi non è in grado di pagare.
    Il partito di Giorgia Meloni è in attesa di capire come finirà la partita europea sul tetto del prezzo del gas, il cosiddetto “price cap”. Intanto la leader di FdI e candidata premier Giorgia Meloni continua a tessere la trama del futuro governo, in attesa dell’insediamento del nuovo parlamento il prossimo 13 ottobre. L’obiettivo è di definire gli assetti entro il 20 ottobre, visto che il Consiglio europeo si riunisce tra 18 giorni e, una volta ricevuto il mandato dal Quirinale, se il gruppo al governo sarà pronto, potrebbe riuscire a portare il dossier energia personalmente a Bruxelles, partecipando al vertice come presidente del Consiglio insieme ad altri leader internazionali.
    L’emergenza più sentita è naturalmente quella legata appunto al caro energia, con la priorità di fermare la speculazione sul gas, mentre proseguono in questo senso i contatti con il premier uscente Mario Draghi. Un filo diretto che permette al nuovo Presidente del Consiglio di rimanere aggiornato in tempo reale su tutti i dossier aperti e per valutare insieme al governo uscente le possibili strade in vista di un quarto Decreto aiuti.
    Quest’ultimo sarebbe finalizzato a sostenere ulteriormente le famiglie e le imprese contro l’inevitabile stangata autunnale, dove ci si aspetta un forte rincaro di bollette e inflazione. Tra le ipotesi al vaglio ci sarebbe una moratoria a tutela di famiglie e imprese per le bollette non pagate, che potrebbe essere di almeno sei mesi: in quell’arco temporale non si rischierebbe di vedersi staccata la luce o il gas. Tra le soluzioni allo studio anche l’aumento della base Isee per i bonus o le aliquote del credito di imposta, che però assottiglierebbero non poco il “tesoretto” di 10 miliardi a disposizione per i nuovi sostegni.
    Ma al momento è ancora tutto da costruire e – come sappiamo – nel minor tempo possibile.
    Pietro Broccanello

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