MIS, L’AZIENDA BRESCIANA LEADER NELLA LOGISTICA GREEN
La Magli Intermodal Servis – MIS – nasce a Brescia nel 1980 su iniziativa della famiglia Magli. Oggi, a 40 anni dalla sua costituzione, MIS è un’azienda leader nella logistica dei prodotti siderurgici, che agendo da Multimodal Transport operator, associa alla funzione del trasporto quella del magazzinaggio e quelle complementari al ciclo iniziale e finale del trasporto. MIS opera in ambito nazionale, prevalentemente nel Nord Italia, ma è attiva anche nel contesto internazionale.
Oggi abbiamo incontrato Paolo Magli, socio fondatore e membro del cda di MIS.
Dott. Magli, com’è nata Mis? Qual è stato il percorso che l’ha condotta fino ad oggi?
Mis – Magli Intermodal Service, nasce nei primi anni ‘80 in provincia di Brescia su
iniziativa della famiglia Magli. L’azienda, leader nella logistica green, è nata per soddisfare le esigenze dei propri clienti principali, i produttori e trader di prodotti siderurgici e materiali ferrosi, e dal 2011 utilizza modelli di trasporto intermodale per offrire soluzioni logistiche integrate e sostenibili che contribuiscono allo sviluppo di un modello di economia circolare per un settore strategico come quello delle leghe metalliche e prodotti siderurgici.
Quali sono stati i risultati più importanti ottenuti?
MIS opera in ambito nazionale ed internazionale agendo attraverso una rete capillare di infrastrutture e servizi logistici in Italia, Germania, Olanda, Francia, Austria e Svizzera e ha realizzato nel 2021 un giro di affari aggregato complessivo per oltre 225 milioni di Euro con circa 300 persone impiegate. Abbiamo sempre cercato di anticipare le richieste del nostro mercato di riferimento utilizzando il trasporto intermodale come leva per essere più efficienti e sostenibili. Il treno permette ai nostri clienti di contribuire ad una filiera green diminuendo l’impatto ambientale dei trasporti e ottimizzando i ritorni a vuoi, una sfida quest’ultima molto importante visto che si stima che ancora più del 20% dei viaggi trasportino aria. Questi risultati e la crescita ottenuta in questi anni è legata ad una visione di logistica moderna che integra servizi e infrastrutture, un punto quest’ultimo estremamente importante e che abbiamo deciso di mettere a disposizione anche per un settore diverso di mercato ovvero i trasportatori e gli operatori logistici mediante la costruzione di una nuova business unit che abbiamo chiamato MIS Open Network e che agisce come MTO (Multimodal Transport Operator).
Quali sono state le difficoltà maggiori e le sfide più dure da affrontare?
Operare nella logistica vuol dire realizzare soluzioni sempre più efficienti e moderne che aumentano il valore dei prodotti trasportati nonostante l’aumento continuo dei costi per carburanti e la mancanza cronica di personale soprattutto per quanto riguarda le figure operative e gli autisti dei mezzi. Se uniamo tutto ciò alla tendenza dei committenti a ridurre sempre più le tariffe e i costi per questo tipo di servizi appare evidente la complessità per una ricetta che tenga in equilibrio qualità del servizio e ritorno degli investimenti. In questo contesto anche la burocrazia gioca un ruolo determinante soprattutto per un gruppo come MIS che ha deciso di investire insieme ai propri partner commerciali in progetti di ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture ovvero i terminal intermodali dove attestiamo i servizi ferroviari e di logistica integrata.
Qual è la situazione odierna alla luce della crisi covid e dei rincari energetici che hanno messo in ginocchio molti settori come il vostro?
Il covid ha messo in evidenza l’importanza della logistica per tutte le filiere di prodotti finiti e semilavorati. E’ la logistica che ha sorretto i consumi nei mesi più complessi della pandemia e ancora oggi è la logistica che può garantire una competitività sui mercati. Mercati che affrontano dei veri e propri cambi di paradigma perché assistiamo ad una ri-localizzazione della produzione di molti beni e semilavorati e nuovi canali di approvvigionamento di materie prima per evitare il rischio legato a blocchi e congestioni su paesi molto distanti come è accaduto di recente per tante materie importate da estremo oriente o Europa dell’est. I rincari energetici sono un ulteriore pressione per gli operatori ed è per questo che continuiamo a spingere per mettere sempre più merce sopra ai treni e garantire un modello di consegna via camion per l’ultima tratta in modo da controllare al meglio i rincari sui carburanti e contemporaneamente garantire un migliore modello operativo e sociale per i nostri autisti.
Alla luce di questo, dal futuro cosa vi aspettate?
Ci aspettiamo un cambio su alcuni mercati di approvvigionamento soprattutto legato alla filiera dei prodotti metallici e siderurgici ed una maggiore attenzione a modelli di economia circolare ovvero mediante utilizzo di materie secondarie da valorizzare e rimettere nel ciclo produttivo. MIS si è specializzata nel tempo proprio nella filiera del cosiddetto acciaio verde supportando i propri clienti nella logistica di questi beni così strategici per molte filiere industriali. Stiamo inoltre lavorando insieme ai sindacati e alle associazioni di categoria per supportare l’entrata nel mondo del lavoro di molti giovani affinché possano vedere nella logistica un settore in cui investire per la propria professione. Abbiamo un piano di crescita importante che richiederà l’assunzione di molti nuovi colleghi.
Ci sono nuovi progetti in serbo?
Come dicevo stiamo preparando l’azienda ad un nuovo balzo dimensionale e questo richiede un grande sforzo sui processi e sull’organizzazione. Stiamo focalizzando gli elementi di cultura e leadership attraverso l’inserimento di nuovi manager con l’obiettivo di valorizzare l’esperienza storica del Gruppo e proiettarla nel futuro. MIS, per sostenere una richiesta di trasporto e logistica sempre più importante da parte del mercato dei prodotti siderurgici e ferrosi nelle sue componenti più green e virtuose ha investito quasi 29 milioni di euro tra acquisti di equipment, mezzi e leasing finanziari e si appresta a lanciare un nuovo piano di investimenti per oltre 17 milioni di euro tra il 2022 e il 2024. Al centro di questo piano c’è l’integrazione e potenziamento della gestione di una rete di terminal intermodali, portuali e logistici e l’avvio di una nuova organizzazione con business unit operative come la sopracitata MIS Open Network ed una service unit di coordinamento per le funzioni di staff.
Com’è fare impresa nel 2022?
Sfidante ma si possono ottenere ottimi risultati tenendo al centro le persone e la condivisone del valore. Siamo di fronte ad un cambio di paradigma nei modelli di impresa che devono interpretare le sfide e le opportunità di una trasformazione sostenibile dei propri processi. Tutto questo non può prescindere da una trasformazione culturale dell’impresa a cui devono contribuire sia i vertici che tutti i collaboratori con un dialogo continuo e una visione di lungo periodo. La sostenibilità, il green, è per noi un progetto di trasformazione. Non potrei avere un atteggiamento diverso perché come altri imprenditori del settore è il nostro nome che va sui mezzi e sui container che trasportiamo e dobbiamo garantire coerenza rispetto a ciò che promettiamo ai clienti, ai collaboratori ed in generale ai territori dove investiamo. Abbiamo sposato questa filosofia molto tempo fa ed è un modello che chiede di uscire costantemente dalla propria comfort zone per migliorare, considerando gli interessi dell’azienda e di tutti i portatori di interesse.
Grazie.
Andrea Valsecchi