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    Scuola per ciechi di Via Vivaio: Milano, venerdì 27 maggio 2022- Piattaforma Milano alza la voce al fianco delle famiglie.

    COMUNICATO di Piattaforma Milano
    Scuola per ciechi di Via Vivaio:
    Milano, venerdì 27 maggio 2022-
    Piattaforma Milano alza la voce al fianco delle famiglie. Il presidente
    Carmelo Ferraro:
    “no al trasferimento di un’eccellenza milanese, tuteliamo i più fragili e
    al contrario rilanciamola senza se e senza ma.”
    La scuola media di via Vivaio è frequentata da 245 alunni, 45 dei quali hanno una disabilità certificata in base alla legge 104, 6 sono in sedia a rotelle, 22 sono ciechi o ipovedenti, 17 hanno disturbi specifici dell’apprendimento riconosciuti.
    In occasione della prima riunione del nuovo Direttivo di Piattaforma Milano
    eletto dai soci lo scorso 9 maggio, i membri del coordinamento politico
    hanno deciso di avviare l’azione dell’associazione su un’emergenza assoluta per la città. La scelta concreta è quella di approfondire la difficile e gravissima situazione che nasce dalla decisione del Comune di Milano di trasferire la sede della scuola di Via Vivaio nell’edificio comunale di viale D’Annunzio 15.
    La vicenda risale allo scorso 31 dicembre, quando, alla scadenza del
    contratto d’affitto dell’istituto dei Ciechi di via Vivaio 7, il Comune di
    Milano ha ritenuto di procedere al rinnovo perché troppo oneroso e, dopo un confronto su varie proposte, il Comune ha deciso di spostare la scuola in un altro edificio, in viale D’Annunzio. I genitori degli alunni e la dirigente d’istituto Laura Lucia Corradini, però, non hanno accettato il trasferimento, dichiarando la nuova sede inadeguata al proseguimento del progetto d’inclusione della scuola. Per questo motivo, i genitori stanno valutando anche di presentare una causa civile contro l’amministrazione, accusandola di discriminazione per motivi di disabilità.
    Questi sono i principali motivi per i quali il nuovo edificio non è
    considerato appropriato, dalle famiglie e dall’istituto:
    – Viale D’Annunzio è molto trafficato e pericoloso per chi ha disabilità;
    – La struttura è a U, a tre piani e con un solo ascensore, un impedimento
    per chi ha disabilità motorie e sensoriali;
    – I bagni sono troppo distanti dalle classi;
    – Manca un cortile e un ingresso adeguato agli studenti con difficoltà
    motorie;
    – Non c’è un auditorium, fondamentale per una scuola a indirizzo musicale e
    con molte attività di laboratorio.
    Dopo essersi confrontati e aver studiato la gravità della situazione
    generata dalla scelta del Comune “di fare cassa” mettendo da parte gli
    interessi dei bambini ipovedenti e disabili, Piattaforma Milano ha
    deliberato di schierarsi dalla parte delle famiglie e degli alunni della
    scuola di Via Vivaio. Il Direttivo chiede, pertanto, al Comune di rivedere immediatamente la propria decisione e di valutare soluzioni diverse da quella del trasferimento in Viale D’Annunzio 15, riaprendo subito un tavolo di confronto e condivisione. Questo in considerazione anche del fatto che la scuola di Via Vivaio è un’eccellenza italiana in tema di inclusione, sia perché accoglie il più alto numero di alunni con disabilità, sia per gli ottimi livelli di apprendimento che ottiene con il proprio progetto educativo e sociale, dimostrato dai risultati delle prove Invalsi che si attestano sopra la media nazionale.
    “Pur comprendendo le motivazioni economiche del Comune di Milano,” afferma il dirigente scolastico Roberto Pasolini, vicepresidente di Piattaforma Milano, “riteniamo che tale decisione debba essere preceduta da un’ulteriore
    analisi e riflessione che coinvolga anche le famiglie e che tenga conto
    della particolarità delle esigenze, anche strutturali, cui una nuova sede
    deve rispondere affinché gli studenti non abbiano danni educativi e possano proseguire il percorso formativo intrapreso, come è loro diritto avere”.
    Conclude Carmelo Ferraro, Presidente di Piattaforma Milano:
    “La scuola è una delle eccellenze formative e sociali di Milano e per
    evitare le gravi conseguenze di questa scelta sugli studenti ipovedenti e disabili, noi ci impegneremo per coinvolgere la città e le istituzioni per rilanciarla ulteriormente e non di certo per consentire che venga penalizzata per un risparmio economico. Faccio appello al buon senso dell’assessore al Sociale del Comune e al Sindaco e alla Vicesindaca perché blocchino immediatamente l’operazione e decidano per una tempistica diversa
    che permetta una valutazione attenta utile ad evitare una “soluzione affrettata”, poiché questi studenti meritano attenzione e non di vivere in condizioni di discriminazione”.
    Piattaforma Milano nasce a Milano tre anni fa ed è un coordinamento
    politico di forze liberali e popolari. L’obiettivo di Piattaforma è dare una
    rappresentanza politica innovativa, libera e coesa ai cittadini e alle
    imprese che sono per la crescita e lo sviluppo, per il lavoro, le riforme,
    il contrasto all’impoverimento delle famiglie, le politiche non stataliste
    ma di valorizzazione della libera iniziativa che promuove investimenti e benessere.

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