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    Covid: Regioni in pressing per cambiare le regole

    Covid: Regioni in pressing per cambiare le regole
    Secondo un report del governo, la scorsa settimana sono state effettuate 4,5 milioni di vaccinazioni, quasi 652mila al giorno, un incremento pari a 500mila somministrazioni rispetto alla settimana precedente (3-9 gennaio). Nel complesso, fino a ieri sono state registrate 120 milioni somministrazioni di vaccino anti covid dall’inizio della campagna vaccinale avviata negli ultimi giorni del 2020. In particolare, sono 48,5 milioni le persone vaccinate con almeno una dose, quasi il 90% della popolazione over 12, mentre sono 46,8 milioni le persone che hanno completato il ciclo vaccinale (quasi l’87% degli over 12) e 26,9 milioni hanno fatto il booster.
    Mentre proseguono le vaccinazioni, le Regioni chiedono con insistenza un cambiamento delle regole di contenimento del covid visto il diverso impatto della variante Omicron sul versante delle ospedalizzazioni rispetto alle varianti precedenti. Il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha suggerito, in un’intervista a Libero, di scorporare dai ricoveri covid “quelli di pazienti che entrano in ospedale per altre patologie” e che in un secondo momento risultano positivi ma senza sintomi. Bonaccini ritiene, inoltre, che sia necessario mettere in discussione l’utilità del sistema a colori e invita a cambiare le regole della quarantena per coloro che hanno ricevuto tre dosi di vaccino.
    L’idea di cambiare alcune regole di contenimento del covid trova un appoggio anche in ambienti governativi. Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha riferito a Il Giornale che è ora di smetterla di fare i tamponi agli asintomatici e allo stesso tempo bisogna evitare di chiudere le scuole “anche nei comuni in zona rossa”. L’idea è che prima o poi si dovrà passare alla fase di convivenza del virus nella quale, indossando la mascherina, la vita sociale potrà proseguire senza grossi impedimenti. La questione dell’approccio al covid è in realtà un tema dibattuto a livello internazionale, nelle diverse società. L’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, ha affermato di recente in un’intervista alla tv francese Bfmv, che il coronavirus non smetterà di circolare quest’anno, tuttavia l’attuale ondata dovrebbe essere l’ultima a necessitare di importanti restrizioni. Appare, dunque, imprescindibile chiedersi se e come avviare una ‘convivenza’ con il coronavirus.
    Redazione

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