venerdì, Marzo 29, 2024
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    “La Lombardia riparte dai bambini”: arriva dalle mamme il programma per la fase 2

    Pragmatismo e chiarezza nei punti cardine del programma che verrà inviato a Regione Lombardia e Governo. Al centro una nuova concezione di welfare familiare.

    Le ultime esternazioni del Ministro per l’Istruzione Lucia Azzolina hanno messo in luce ancora una volta come l’attuale governo sia distante anni luce dalle reali esigenze di studenti e famiglie, di fatto grandi assenti nelle decisioni ministeriali per gestire l’emergenza e andare incontro alla fase di ripresa. Vale per la scuola ma, soprattutto, più in generale per il sistema famiglia, che si trova ad affrontare la ripartenza senza misure adeguate a conciliare la gestione dei figli e il rientro di molti genitori sui luoghi di lavoro.

    Un grido d’allarme lanciato in rete da un gruppo di mamme di Milano e Monza che ha sentito l’urgenza di far sentire la propria voce e condividere le necessità dei loro figli nella fase di ripartenza. “La Lombardia riparte dai bambini” è il neonato gruppo Facebook che ha raccolto in tempo record quasi 2800 adesioni, tutte accumunate dalle medesime esigenze e difficoltà. “Auspichiamo che i bambini vengano considerati come parte vitale della ripartenza perché sono stati i grandi dimenticati – spiega Elena Croci, una delle fondatrici milanesi – un po’ perché non abbiamo ricevuto certezze, un po’ perché non si è pensato alle conseguenze psicologiche, fisiche e di salute dei bambini chiusi in casa e senza prospettive a breve di ripresa della socialità”.

    Il gruppo non è un semplice canale di sfogo e condivisione di problemi comuni, ma una rete proattiva con obiettivi ben delineati che a breve si tradurranno in un programma di ripartenza da sottoporre a Regione e Governo. Quattro i punti cardine, concreti ed essenziali, sui quali il gruppo si vuole focalizzare raccogliendo le proposte dei membri dopo averle condivise in tavoli di discussione settimanali suddivisi per argomento.

    Si parte dalla riapertura delle scuole a settembre in totale sicurezza, tema molto sentito su cui si chiedono certezze e soluzioni praticabili che tengano conto delle esigenze di tutti e sul quale, assicurano, si batteranno maggiormente. In parallelo il gruppo lavorerà su proposte a supporto ai genitori per quanto riguarda l’aspetto della conciliazione tra figli e lavoro, fondamentale per garantire la tenuta occupazionale delle donne, in particolare, che rischiano di essere il soggetto maggiormente penalizzato. Qualcuna ormai non parla più di smart working ma di extreme working, nel descrivere la quotidianità equilibrista tra la gestione dell’attività lavorativa da casa e la cura dei figli, specie se piccoli. Per altre, dietro l’angolo, lo spettro della disoccupazione. Congedi parentali extra fino a settembre e sostegno alle scuole materne e agli asili nido per scongiurarne la chiusura in vista del nuovo anno scolastico è il terzo punto del programma del gruppo di mamme, che nel frattempo mettono all’ordine del giorno anche la gestione degli spazi gioco all’aria aperta già nella fase 2.

    La Lombardia riparte dai bambini” nel giro di pochi giorni ha esteso il raggio d’azione da Milano e Monza al resto della Regione, individuando una referente per ciascuna provincia alla quale è affidato il compito di farsi portavoce delle esigenze del territorio. Dopo la lettera aperta di una delle fondatrici, indirizzata all’Assessore monzese all’Istruzione Gianfranco Maffè e al Presidente del Consiglio Pari Opportunità regionale Letizia Caccavale, con la richiesta di supporto concreto, sono già state indirizzate missive analoghe ai Sindaci di Brescia e Como, mentre sono in partenza nei prossimi giorni quelle per gli omologhi di Milano e Pavia. E al grido “Diamoci dentro!” promettono a stretto giro un programma da sottoporre alle istituzioni, altro che task force.

    Micol Mulè

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