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    Giovani amministratori ai tempi del Coronavirus: intervista a Filippo Spagnoli

    Filippo Spagnoli, classe 1993, è laureato in Giurisprudenza all’Università di Trento e attualmente ricopre la carica di Vicesindaco e Assessore all’Istruzione, Cultura e Sport nel Comune bresciano di Montirone. È inoltre Consigliere regionale di Anci Lombardia.

    Parlaci un po’ di te e della vostra amministrazione comunale, su che linee guida avete impostato il mandato?

    La nostra Amministrazione è entrata in carica lo scorso maggio, siamo una lista di centro destra composta da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e una lista civica. Quasi tutti siamo alla prima esperienza amministrativa, a parte il Sindaco che è stato assessore per 10 anni all’ecologia, ambiente e sicurezza. Nelle nostre linee guida rientrano la valorizzazione del paese e la riqualificazione di tante aree che non sono più fruibili dalle persone. Avevamo già in mente di fare molte cose, purtroppo questa crisi ha chiuso ogni possibilità di intervenire all’interno del nostro territorio.

    In questo momento la normalità è diventata l’obiettivo per tutta Italia, voi come cercate di reintrodurla nella vita dei cittadini?

    La situazione è grave, il nostro paese è il secondo dopo Orzinuovi per il numero di abitanti con più positivi al Coronavirus. Abbiamo circa 20 persone positive con già 3 decessi. Vengono tutti da un esercizio commerciale frequentato da persone di una certa età, over 65. La nostra prima azione è stata quella di bloccare il carnevale ancora due settimane fa, prima che ci arrivasse la nota di Regione Lombardia, poi la scorsa settimana abbiamo lanciato un appello ai commercianti perché chiudessero tutte le attività. Questo è stato recepito da tutti, nessuno sta tenendo aperto. Stiamo raggiungendo il più possibile le persone per comunicare le nostre scelte e la sintesi del decreto del Governo. L’obiettivo ora è cercare, oltre a ritornare alla normalità, di far sì che le persone abbiano la disponibilità economica a superare questa crisi.

    Quali azioni avete messo in campo?

    Siamo stati uno dei primi paesi ad aver adottato in collaborazione con Protezione Civile e commercianti un servizio di consegna a domicilio dei farmaci, del pane e dei beni di prima necessità a tutti gli over 65 e alle persone in isolamento che ce lo chiedono, grazie ad un numero unico della Protezione Civile. Inoltre abbiamo stabilito l’annullamento completo delle rette relative alla mensilità di marzo per la scuola dell’infanzia, la scuola primaria, la secondaria di primo grado e l’asilo nido.

    Molti le continuano a pagare, perché voi le avete sospese?

    La scelta è stata presa per venire incontro alle famiglie che in questo momento stanno affrontando difficoltà a seguito delle misure di chiusura emergenziale per il contenimento del Coronavirus. È un grosso impegno economico per l’Amministrazione, ma ci siamo messi nei panni dei genitori che devono lavorare e magari pagare una baby sitter e la retta scolastica, senza usufruire del servizio. Quindi ci siamo messi la mano sul cuore e abbiamo dirottato le spese che avevamo deciso di destinare alla riqualificazione di alcune strutture per andare incontro ai nostri cittadini. Se la cosa dovesse essere prorogata per il mese di aprile faremo un ulteriore intervento.

    Non avete paura di un buco nel bilancio?

    Non abbiamo paura perché abbiamo fatto dei tagli alla spesa pubblica molto alti all’inizio del nostro mandato. Abbiamo tolto tutte le voci improduttive che non ci consentivano prima di dirottare questi soldi per sopperire a questo tipo di emergenze. Il bilancio previsionale verrà adottato da noi a fine mese, dopodiché ci sarà quello consuntivo a fine aprile e se i soldi ci sono è perché abbiamo fatto un buon lavoro di ottimizzazione della spesa e dei costi. Grazie anche al nostro Assessore al Bilancio Corazzina, abbiamo adottato ulteriori misure, come le sanificazioni all’interno dei nostri plessi.

    Cosa vi servirebbe da Roma per poter ripartire?

    Siamo coscienti che questi soldi ci sono perché sappiamo dove andarli a prendere. Ci si augura che venga dato alle Amministrazioni che hanno adottato tutti questi provvedimenti, una sorta di fondo per andare a rimettere i soldi che erano stati stanziati per la riqualificazione delle strutture e che sono stati dirottati sull’emergenza. Sicuramente la ZES sarebbe la cosa più opportuna per le Amministrazioni ma anche per le persone. Un abbattimento dell’Irap e dell’Irpef, oltre che dell’Iva sarebbe necessario, penso però anche al bollo dell’auto, le persone in questo periodo non le usano quindi si potrebbe abbattere questa tassa. Voglio ringraziare il Consigliere regionale Gabriele Barucco per la battaglia che sta portando avanti, perché noi Amministrazioni siamo concentrate soprattutto nel cercare di contenere questo virus e servono persone come lui che stanno lavorando perché ci siano alla fine di questa emergenza i soldi per mettere in campo tutti quegli interventi che l’Amministrazione aveva programmato in precedenza. Da consigliere regionale Anci Lombardia, vorrei dire che lo Stato non può pensare di poter decidere per un paese come Montirone. Non riescono nemmeno a tenere riservate le bozze di un decreto delicato, figuriamoci se possono capire quello che succede a quasi 600 km da loro. La battaglia che porterò avanti quando tutto sarà finito è quella di far ottenere maggiore autonomia ai comuni per poter decidere al meglio di far fronte a queste situazioni.

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