Milano tra Germania e grattaceli

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La regione germanica occupa gran parte dell’Europa centrale, cioè della zona che separa le regioni dell’Europa atlantico-mediterranea (rilievi molto mossi e coste estremamente articolate) dall’immensa pianura russa (ondulazioni piuttosto morbide e scarse relazioni con il mare). La sua parte più meridionale si spinge fino alla sezione settentrionale della catena alpina vera e propria, tra il Lago di Costanza e il Salzach, includendo il versante N delle Alpi di Algovia, delle Prealpi Bavaresi e Salisburghesi.

Il territorio tedesco può essere descritto schematicamente come composto da tre unità denominate, da N a S, Norddeutsches Tiefenland (Bassopiano Germanico), Mittelgebirge (Montagne Medie) e Hochgebirge (Montagne Alte). I rilievi più antichi sono quelli dei Mittelgebirge, nella parte centrale del territorio, che risalgono ai primi periodi dell’era paleozoica. Al corrugamento caledoniano del periodo siluriano si deve la prima formazione del Rheinisches Schiefergebirge (Massiccio Scistoso Renano), temporaneamente coperto dal mare nel successivo periodo devoniano. Il corrugamento ercinico, sviluppatosi tra Carbonifero e Permiano, portò nuovamente alla completa emersione della regione, su cui regnava in questo periodo un clima di tipo tropicale, caldo umido, favorevole alla formazione di enormi foreste, che però, nell’alternanza di emersioni e sommersioni, venivano in breve ricoperte dalle acque. Proprio questa alternanza ha determinato la formazione di grandi giacimenti carboniferi. Il corrugamento ercinico ha portato al sollevamento di rilievi, secondo alcuni allineamenti principali, che in tempi successivi l’erosione ha frazionato in numerosi massicci.

Il Massiccio Scistoso Renano è il corpo principale dei Mittelgebirge, e le vallate degli affluenti del Reno lo suddividono in numerosi dossi allungati generalmente in senso SO-NE. Alla sinistra del fiume principale si trovano l’Eifel e il Hunsrück, rispettivamente a N e a S del corso della Mosella; sulla destra del Reno, il Lahn e il Meno dividono il Westerwald, il Taunus e l’Odenwald (sempre procedendo da N a S). Più a oriente si eleva il Harz (la Hercynia Silva dei Romani, toponimo dal quale ha preso nome il corrugamento); a occidente del Harz, con un allineamento SE-NO, il modesto Wesergebirge e la Selva di Teutoburgo discendono a N verso il bassopiano. A meridione altri rilievi antichi, ricchi di formazioni rocciose cristalline e metamorfiche, sono a O la Selva Nera, che domina con la cima del Feldberg (1493 m) la sponda destra del Reno appena uscito dal territorio elvetico, mentre a E si elevano il Fichtelgebirge, i Monti Metalliferi e la Selva Boema.

L’inizio dell’era mesozoica vide la regione sottoposta a condizioni aride, con la formazione di arenarie, gessi e depositi salini (Buntsandstein). Il corrugamento alpino dell’era cenozoica interessa solo l’estremo meridionale del territorio tedesco, col versante settentrionale delle Alpi Orientali: in questa zona si raggiungono le massime elevazioni della G. con i 2963 m dello Zugspitze e i 2713 m del Watzmann, cime sulle quali passa il confine con l’Austria. Le formazioni calcaree mesozoiche sono intensamente piegate e fratturate, profondamente incise dai ghiacciai quaternari e, in seguito, da impetuosi corsi d’acqua. I detriti accumulati da questi nell’Altopiano Svevo-Bavarese hanno costretto il Danubio a una marcata ansa verso N. Leggermente più a O si sono sollevate in quest’era la catena del Giura di Svevia (nel Württemberg, orientato in senso SO-NE) e di Franconia (nel Bayern, diretto da S a N). Il corso dell’Elba divide il Bassopiano Germanico in un settore occidentale, di cui sono evidenti le affinità con le coste olandesi, e uno orientale, che presenta le caratteristiche delle coste baltiche. Le coste sono piatte e in lunghi tratti la marea le risale per chilometri.

Nel settore orientale l’azione della calotta glaciale è stata molto più intensa, accumulando una cospicua serie di cordoni morenici, spesso conservati in archi concentrici distinti, di notevole altezza. Tale origine hanno le colline del Meclemburgo, tra le quali sono numerosi laghi intermorenici, alcuni dei quali di dimensioni ragguardevoli (il maggiore, il Lago Müritz, raggiunge i 110 km2). La parte settentrionale del Brandeburgo è interessata da depositi di löss e dai solchi delle vecchie valli; tra i corsi dell’Oder e del Bruch si stende una regione pianeggiante. Le coste sono generalmente basse e sabbiose, soggette a frequenti tempeste e mareggiate; le maree del Mare del Nord sono ben più accentuate di quelle, peraltro non modeste, del Baltico. Le isole maggiori, a breve distanza dalla costa, sono le Frisone Orientali nel Mare del Nord e quella di Rügen nel Baltico. Più al largo delle Frisone sorge isolata Helgoland.