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venerdì 9 Maggio, 2025
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Ennesima beffa all’Italia: richiesto il “certificato anti-coronavirus” per il latte esportato

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La vicenda riguarda la storica cooperativa Fattorie Cremona. Tre richieste informali sono pervenute da Regno Unito, Germania e Spagna. Una richiesta più formale arriva invece dalla Grecia.

I documenti richiesti riguardano certificati sulla sicurezza di prodotti lattiero-caseari, ma sono impossibili da fornire. Infatti il famigerato Coronavirus si può trasmettere solo fra le persone.

Un problema non da poco per la cooperativa che dal 1933 riunisce produttori di latte e formaggi a Cremona, oggi uno dei luoghi più colpiti dall’emergenza coronavirus.

Giovanni Guarneri, consigliere di Fattorie Cremona e coordinatore del settore lattiero caseario di Alleanza cooperative agroalimentare, auspica un immediato intervento del Governo per fare chiarezza. Quello che servirebbe, spiega Guarneri, “è la firma di un protocollo internazionale tra i ministeri della Salute, anche perchè non c’è un pericolo di contagio con gli alimenti”.

Ma il problema non riguarda mica soltanto il latte.

Fattorie Cremona è una delle tante imprese che riceve richieste anomale dagli importatori stranieri, che in queste settimane sono disorientati tra il panico e la psicosi.

Quest’emergenza sta procurando dei danni a tutto il mondo delle coop e alle aziende agricole.

Secondo una stima di Confcooperative, solo in Lombardia sono 12mila i posti di lavoro a rischio.

Andrea Curcio

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