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domenica 11 Maggio, 2025
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Milano, chiude lo storico Spazio Ligera di via Padova

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Punto di riferimento culturale per il Municipio 2, soccombe sotto i colpi della crisi. I gestori: “Lo facciamo per motivi squisitamente economici, con il cuore non lo avremmo mai fatto”.

 

“La musica è finita, gli amici se ne vanno”, è con le parole della celebre canzone di Ornella Vanoni che Spazio Ligera saluta per sempre i suoi affezionati clienti prima di chiudere definitivamente la saracinesca del locale, che da quasi 15 anni è un punto di riferimento per via Padova e l’intero quartiere del Municipio 2. Un’altra realtà che non ha retto agli urti della pandemia e si trova a malincuore a dover intraprendere la strada più dolorosa, quella della chiusura definitiva: “Lo facciamo per motivi squisitamente economici – scrivono i titolari sulla pagina Facebook del locale – con il cuore non lo avremmo mai fatto”.

 

Aperto al quartiere e alla città, a metà strada tra una casa del popolo e un locale underground all’avanguardia nel mezzo della via forse più multietnica, contradditoria e innovativa di Milano, quello di via Padova 133 è sempre stato un luogo che ha avuto l’ambizione di coniugare ristoro, cultura, musica e socialità, diventando per molti clienti la naturale prosecuzione del proprio salotto, quasi una seconda casa. Dal canto loro, Riccardo Bernini e Federico Riccardo Chendi ce l’hanno messa tutta per aprire a Milano uno spazio alternativo, impegnandosi giorno e notte per farlo vivere e crescere negli anni insieme ai tanti affezionati clienti che li hanno sempre sostenuti: “Siamo resistiti a tutto – proseguono i due titolari –, al coprifuoco Moratti-De Chirico, abbiamo retto anche l’urto forte di chi ci voleva taglieggiare, sembravamo invincibili ma adesso ci arrendiamo. Non siamo soliti gettare la spugna, ma quando ci vuole, purtroppo, ci vuole”.

 

È uno sfogo amaro dopo anni passati ad organizzare concerti, dj set, cineforum, presentazioni di libri e spettacoli teatrali: “Il nostro spazio è sempre stato aperto per le associazioni della zona – scrivono – questo è stato il nostro personale modo di vedere le cose. Senza via Padova il Ligera sicuramente non sarebbe esistito, e forse anche via Padova senza il Ligera si sveglierà più corta. Abbiamo sempre pensato in grande, non quando si trattava di fare i danè, ma sicuramente quando si trattava di fare di via Padova il meglio di Milano”.

 

Ma quello del Ligera non vuole essere un addio, se il locale abbasserà la saracinesca in via definitiva, rimane attivo l’impegno sul fronte della cultura con la piccola casa editrice Ligera Edizioni. Intanto dai titolari arriva la richiesta ai clienti di condividere i ricordi vissuti tra le mura dello spazio di via Padova, chissà mai che ne venga fuori un libro per continuare a vivere insieme quest’avventura: “La storia è fatta di tante piccole storie, e la storia del Ligera è fatta di tutti quelli che in questi anni si sono impegnati e hanno fatto cultura dal basso con noi, senza di voi saremmo stati soli e lo saremmo anche adesso…”. Forse più che un “Adios amigos”, come scrivono, sarà più un “hasta luego”.

 

Micol Mulè

 

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