La contraffazione continua a crescere in Italia, con numeri sempre più significativi. Secondo il Rapporto Iperico 2024, realizzato dalla Direzione Generale per la Proprietà Industriale con Invitalia, nel 2023 i sequestri di merci contraffatte sono stati 17.686, in aumento del 14,7% rispetto all’anno precedente. I pezzi sequestrati hanno raggiunto quota 68,6 milioni (+408%), con un valore economico stimato di 187,9 milioni di euro (+226%). Si tratta di un fenomeno che, dal 2008 al 2023, ha visto oltre 241mila sequestri per un totale di 699 milioni di pezzi sottratti al mercato illecito, con un valore superiore ai 6 miliardi di euro.
Il commercio di prodotti falsi si conferma trasversale a molti settori. I comparti più colpiti restano abbigliamento, accessori di abbigliamento e calzature, che rappresentano oltre il 76% dei sequestri. Nel 2023 i giocattoli hanno rappresentato la quota maggiore di pezzi sequestrati (41,9 milioni), seguiti da altre merci, apparecchiature elettriche ed elettroniche, articoli per la scuola, accessori per telefonia, materiale elettrico, cosmetici e pellet per riscaldamento domestico. La maggior parte dei prodotti sequestrati proviene dalla Cina, seguita da Turchia, Marocco e Pakistan, a conferma della dimensione transnazionale del fenomeno.
A livello territoriale, l’Emilia-Romagna è la regione con il maggior numero di sequestri (4.210, pari al 23,8% del totale), mentre il Lazio ha registrato il maggior numero di articoli sequestrati (circa 40 milioni) grazie anche a un maxi-sequestro di carte da gioco collezionabili, e la Lombardia si distingue per il valore economico complessivo, pari a circa 79 milioni di euro. I settori più colpiti coincidono con quelli di eccellenza del Made in Italy, evidenziando l’impatto economico e reputazionale della contraffazione sulla produzione nazionale.