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giovedì 22 Maggio, 2025
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Truffe digitali in Italia: oltre 2,9 milioni di vittime nel 2024

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Secondo un’indagine condotta da mUp Research e Norstat per Facile.it nel corso dello scorso anno oltre 2,9 milioni di italiani hanno subito truffe legate ai pagamenti elettronici, con un danno economico complessivo stimato in circa 880 milioni di euro.
Con la diffusione crescente delle transazioni digitali, che ormai affiancano e spesso sostituiscono l’uso del contante, sono aumentate anche le tecniche utilizzate dai truffatori.

Tra queste, la più diffusa risulta essere la falsa email: il 38,1% degli intervistati ha segnalato casi di phishing, dove si tenta di sottrarre informazioni sensibili fingendosi soggetti affidabili. Subito dopo, con il 28,4%, si collocano le truffe via SMS, mentre un altro metodo comune è quello della finta pagina web, progettata per ingannare gli utenti durante la navigazione. In altri casi, il raggiro avviene attraverso telefonate da finti operatori di call center, situazione che ha coinvolto il 18,7% delle vittime.

La ricerca evidenzia anche l’impiego di strumenti di comunicazione più moderni: il 14,9% degli intervistati ha dichiarato di essere stato truffato tramite applicazioni di messaggistica istantanea come WhatsApp o Telegram, mentre il 13,4% ha indicato l’adescamento tramite profili falsi sui social network.

Una sorpresa emersa dall’indagine riguarda il profilo delle vittime: contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i più giovani risultano i più esposti. Il 14% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni ha subito almeno un tentativo di furto del proprio strumento di pagamento elettronico, a fronte di una media nazionale del 6,8%. Anche nella fascia tra i 25 e i 34 anni l’incidenza è superiore alla media, con l’8,5% degli intervistati coinvolti. Al contrario, la percentuale scende tra la popolazione anziana, spesso ritenuta la più vulnerabile.

L’indagine sfata anche il luogo comune secondo cui le truffe colpirebbero maggiormente chi ha un livello di istruzione più basso. I dati mostrano infatti che tra gli studenti universitari l’incidenza delle frodi è oltre il doppio rispetto alla media di tutti i livelli di istruzione.

Dal punto di vista geografico, il Nord-Est si conferma l’area più colpita, con il 7,9% dei riscontri totali. Nonostante la diffusione delle truffe, oltre un quarto delle vittime (26,1%) ammette di non aver denunciato l’accaduto alle autorità. Le ragioni principali di questa reticenza sembrano essere legate alla sottovalutazione del danno economico: il 34,3% ha dichiarato di non aver sporto denuncia perché riteneva la somma perduta troppo bassa. Il 23% ha rinunciato a segnalare per rassegnazione, ritenendo improbabile il recupero del denaro sottratto.

A influenzare la decisione di non denunciare contribuiscono anche fattori psicologici. Il 20% degli intervistati ha affermato di essersi sentito ingenuo per essere caduto nella trappola, mentre il 14,3% ha preferito non parlarne nemmeno ai familiari, temendo un giudizio negativo.

Nonostante le preoccupazioni legate alla sicurezza, i pagamenti digitali sono in forte crescita. Secondo dati della Federazione autonoma dei bancari italiani (Fabi), tra il 2020 e il 2024 l’importo complessivo dei bonifici è aumentato del 55,2%, passando da 11.300 a 17.600 miliardi di euro. Nello stesso periodo, il numero delle operazioni è salito del 49,1%, da 2,36 a 3,52 milioni. I bonifici automatizzati sono cresciuti ancora di più: +68,9% in valore e +61,7% nel numero delle transazioni.

Un andamento simile riguarda le carte di debito. Le operazioni con bancomat e carte di debito sono quasi raddoppiate: l’importo totale è salito da 139,6 miliardi di euro nel 2020 a 259,3 miliardi nel 2024, segnando un incremento dell’85,7%. Il numero di transazioni è cresciuto da 2,6 milioni a oltre 6 milioni, con un balzo del 132,1%. Solo nell’ultimo anno si è registrato un +2% negli importi complessivi dei bonifici e un +9,2% nei pagamenti con carta.

Gloria Giovanditti

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