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    Family Act: detrazioni fiscali, sconti sugli asili e assegno universale per i figli

    Il governo ha approvato DL delega chiamato Family Act che prevede tutta una serie di misure a sostegno della famiglia.

    Nella giornata di giovedì 11 giugno il Consiglio dei Ministri ha approvato il Family Act, il disegno di legge delega che riguarda le famiglie e promosso dalla ministra per le le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, di Italia Viva.

    Il testo redatto consta di otto articoli e vuole promuovere una serie di misure di supporto in diversi settori che interessano le famiglie. In primis, il decreto prevede l’erogazione di un contributo universale mensile per ogni figlio fino all’età adulta mentre viene meno il limite della maggiore età nel caso di figli disabili. Tale strumento potrebbe prendere la forma di un assegno o di un credito d’imposta.

    Dopo il primo figlio tale contributo verrà maggiorato del 20% e nonostante si parta da una base minima riconosciuta a tutti i nuclei familiari, si aggiungerà un’ulteriore quota a seconda del proprio Isee. Tale strumento è stato definito dalla Bonetti “un passo importante perchè così si riconosce che ogni giovane è valore per tutta la società”.

    Sul versante educativo tale decreto prevede un buono per sostenere il pagamento delle rette degli asili e delle scuole dell’infanzia, mentre per quei nuclei che hanno un figlio all’università dovrebbero essere garantite delle detrazioni fiscali per quanto riguarda le spese necessarie per pagare l’affitto dello studente. Sono previste agevolazioni fiscali per l’affitto della prima casa anche per le coppie under 35.

    Un aspetto importante riguarda la riforma dei congedi parentali nel family act, con l’estensione a tutte le categorie professionali di congedi di paternità obbligatori e strutturali: è previsto infatti un periodo minimo non inferiore ai due mesi per ogni figlio e non trasferibile o cedibile all’altro genitore.

    Dovrebbe essere garantito anche un congedo di almeno 10 giorni lavorativi per il padre lavoratore durante i primi mesi di vita del figlio e 5 ore per i colloqui coi professori durante un anno scolastico.

    Nel disegno di legge sono contenuti anche una serie di incentivi al lavoro femminile quali detrazioni per i servizi di cura e la promozione del lavoro flessibile, oltre a un’indennità integrativa per le madri lavoratrici che dovrebbe essere erogata dall’Inps.

    Il DL approvato giovedì stabilisce che entro il 30 novembre 2020 il governo adotti un decreto legislativo che istituisca tali misure. La ministra Bonetti ha definito tale testo “la prima vera riforma per le politiche familiari proposta e approvata da un governo nella storia del nostro paese. Un progetto ambizioso che investe nelle famiglie e mette al centro i bambini e l’educazione, con una grande rivoluzione nella corresponsabilità tra madre e padre”.

    Simone Fausti

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