back to top
mercoledì 19 Marzo, 2025
Sign In
spot_img
spot_img

Telefisco: meno tasse per il ceto medio. Al via i tagli per i redditi tra 28mila e 60mila euro

spot_img

I più letti

Il governo sta valutando un ulteriore taglio dell’Irpef per i contribuenti con redditi compresi tra i 28.000 e i 50.000 euro, con la possibilità di estendere il beneficio fino a 60.000 euro. Lo ha dichiarato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, intervenendo a Telefisco 2025. L’obiettivo è quello di individuare una “parte strutturale” del recupero dell’evasione fiscale da destinare alla riduzione del carico fiscale per il ceto medio.

Recupero dell’evasione e nuove risorse
«Il problema sono le risorse», ha spiegato Leo, sottolineando come ogni intervento debba essere realizzato con prudenza, nel rispetto delle nuove regole europee di governance economica. Il governo sta lavorando con l’Agenzia delle Entrate e la Ragioneria generale per individuare entrate stabili da destinare alla riduzione dell’Irpef.
Nel 2024, il recupero dell’evasione fiscale ha raggiunto i 32,7 miliardi di euro, e il trend appare in crescita. L’idea è quella di sfruttare questa dinamica per finanziare il taglio delle tasse, affiancandolo a misure che favoriscano l’aumento dell’occupazione, generando così un gettito fiscale aggiuntivo.

Le tappe della riforma fiscale
L’intervento si inserisce nel solco della riforma fiscale già avviata, che ha portato alla riduzione delle aliquote Irpef da quattro a tre. Tuttavia, sono necessari ulteriori correttivi per rendere il sistema più efficiente e giusto. Tra le priorità, Leo ha indicato la revisione delle norme sull’autotutela, l’innalzamento della soglia per il reato di contrabbando Iva (attualmente fissata a 10.000 euro) e nuove regole per la conciliazione in Cassazione.
«Abbiamo già varato 14 decreti legislativi, tre Testi Unici e siamo pronti a lanciare due nuovi provvedimenti: uno sulle accise e uno sulla riscossione», ha ricordato Leo.
Secondo quanto precisato, la riforma proseguirà con un riesame complessivo della normativa vigente, con particolare attenzione a tre ambiti.
Innanzitutto si partirà dallo Statuto del contribuente, ampliando l’applicazione dell’autotutela obbligatoria.
Per quanto riguarda il tema dogane sarà prevista una revisione delle soglie per il reato di contrabbando.

Infine, la riforma inciderà anche sul contenzioso tributario, con un’estensione dell’applicazione della conciliazione ai ricorsi pendenti.
L’obiettivo del governo è quindi duplice: da un lato, garantire un alleggerimento fiscale per il ceto medio, dall’altro, rendere il sistema tributario più equo ed efficiente attraverso una lotta strutturale all’evasione e un miglioramento delle regole sulla giustizia tributaria.

Andrea Valsecchi

- Advertisement -spot_img

Altri articoli

- Advertisement -spot_img

Articoli recenti