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sabato 22 Marzo, 2025
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Export distretti piemontesi: +1,8% nei primi 9 mesi del 2024

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Nel corso dei primi nove mesi del 2024, le esportazioni dei distretti industriali piemontesi hanno raggiunto quota 9,6 miliardi di euro, segnando una crescita dell’1,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un incremento complessivo di 167 milioni di euro. Questo trend positivo, registrato in tutti i trimestri (+1,1%, +1,5% e +2,6%), emerge dal Monitor dei Distretti del Piemonte, curato dal Research Department di Intesa Sanpaolo. Nonostante le difficoltà che hanno colpito settori chiave dell’economia piemontese, come la produzione automobilistica a Torino, i distretti si sono dimostrati più resilienti rispetto al manifatturiero regionale e al totale economia, che hanno subito rispettivamente cali del 3,7% e del 3,5%. A livello nazionale, i distretti piemontesi si sono inoltre distinti, superando la crescita media dei distretti italiani, ferma allo 0,6% nello stesso periodo.

Gli analisti di Intesa Sanpaolo attribuiscono questa performance alla capacità delle imprese piemontesi di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato, grazie a una strategia basata su flessibilità, diversificazione e innovazione. La crescita è stata trainata sia dai mercati maturi (+1,8%) come Stati Uniti, Germania e Regno Unito, sia dai mercati emergenti (+1,7%), con Hong Kong ed Emirati Arabi Uniti in evidenza. Tuttavia, non sono mancati segnali di difficoltà: le esportazioni verso Svizzera, Cina e Belgio hanno subito contrazioni significative, con cali superiori ai 20 milioni di euro. Nonostante queste fluttuazioni, i distretti agroalimentari hanno registrato un incremento del 5,7%, mentre il sistema moda ha mostrato una flessione dell’1,6%, evidenziando dinamiche differenti tra i vari comparti.

Secondo Stefano Cappellari, direttore regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo, il prossimo anno potrebbe segnare un ulteriore rilancio per i distretti piemontesi, grazie agli effetti attesi del rientro dell’inflazione e alla riduzione dei tassi di interesse, soprattutto in Europa. Cappellari ha sottolineato che la priorità sarà quella di sostenere gli investimenti in sostenibilità, digitalizzazione e internazionalizzazione, per garantire una crescita solida e duratura. Guardando al futuro, il rafforzamento della Transizione 5.0 sarà un elemento cruciale per mantenere la competitività delle imprese piemontesi in un panorama globale sempre più complesso e sfidante.

 

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