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sabato, Luglio 27, 2024
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    Home Prima pagina Economia lombarda 2024: prospettive di crescita in peggioramento

    Economia lombarda 2024: prospettive di crescita in peggioramento

    Economia lombarda 2024: prospettive di crescita in peggioramento
    Dall’analisi del CNA Lombardia le proiezioni per l’anno in corso indicano il PIL in crescita solo dello 0,8%. In rallentamento anche consumi (+1,2%) e investimenti (+0,1%). Inflazione: in Lombardia prezzi aumentati del 132,7% in due anni.
    Con l’inizio del nuovo anno risuona un campanello d’allarme per l’economia della Lombardia. A preoccupare sono le prospettive di crescita per il 2024, con il PIL che si stima in aumento solo dello 0,8%, contrariamente alle previsioni dello scorso ottobre che lo davano al +1,3%. È quanto emerge dai dati forniti da CNA Lombardia nel primo focus sull’andamento dell’economia regionale condotto dal Centro Studi Sintesi.
    In rallentamento, rispetto ai valori dell’anno precedente, anche la crescita dei consumi (+1,2%). Tendenza analoga sul fronte degli investimenti che, dopo anni di forte crescita nella regione, sembrerebbero destinati a rallentare significativamente: solo +0,1%, sia rispetto all’anno precedente sia in riferimento alle stime dell’autunno scorso, una frenata imputata al rialzo dei costi di finanziamento, alle condizioni più rigide di accesso al credito e all’esaurirsi degli effetti legati agli incentivi nell’edilizia.
    Riflettori puntati anche sulle esportazioni. Dopo il biennio 2021-2022, che ha visto un progresso significativo dell’export della Lombardia, i dati gennaio-settembre 2023 indicano una debole crescita rispetto all’anno precedente (+1,6%). Performance positive rispetto al 2022 per alcuni settori, come meccanica (+6,5%), sistema moda (+6,8%) e agroalimentare (+7,8%), mentre il valore delle esportazioni nella metallurgia (-6,5%), nella chimica-gomma-plastica (-3,9%) e nel sistema casa (-1,3%) evidenzia contrazioni significative. Segnali contrastanti, invece, emergono dalle varie province: molto bene Sondrio (+9,3%), Monza Brianza (+8,9%) e Lodi (+8,5%); seguono Bergamo e Milano (+4,7%), Varese (+2,4%), Lecco (+2%) e Pavia (+0,3%). Peggiorano, invece, Mantova (-11,5%), Brescia (-6,6%), Cremona (-6,3%) e Como (-0,6%).
    A pesare sulla crescita contenuta di tutti gli indicatori è l’inflazione che in Lombardia nell’ultimo trimestre si è raffreddata, tanto che a dicembre 2023 fa registrare un +0,9% rispetto allo stesso mese del 2022. Considerando però l’intero 2023, si osserva una crescita dei prezzi del +5,5%, che si somma al +7,8% del 2022: in sostanza dal 2021 a oggi nella regione i prezzi sono aumentati del 13,7%. Nel 2023 la dinamica dei prezzi è guidata da alimentari e bevande (+9,1%), servizi ricettivi e ristorazione (+7,4%) e mobili e beni per la casa (+6,1%). Sul fronte territoriale, a risentire maggiormente della crescita dei prezzi rispetto al 2022 sono le provincie di Milano (+6%) e Varese (+5,9%), seguite da Lecco e Lodi (+5,7%), Como (+5,2%), Brescia e Pavia (+5,1%), Bergamo (+4,9%) e Cremona (+4,7%).
    Un ulteriore aspetto che ha caratterizzato in negativo l’intero 2023 sono i prestiti alle imprese. Tra settembre 2022 e settembre 2023 il totale dei prestiti alle aziende in Lombardia è diminuito del 7,8%, con una flessione che ha interessato in modo particolare le imprese di piccola dimensione (-10,8%). Guardando ai tassi di interesse, a novembre 2023 il tasso medio applicato ai nuovi prestiti fino ad 1 milione di euro ha toccato il 5,98% (+2,51 punti in un anno); relativamente ai prestiti di importo superiore a 1 milione di euro, invece, il tasso medio ha raggiunto il 5,3% (+2,62 punti in dodici mesi). Sul fronte dei territori a risentire maggiormente dell’accesso al credito sono le imprese della provincia di Brescia (-15,3%), seguita da Varese (-12,6%), Sondrio (-10,3%), Lecco (-10,1%), Como (-10%), Bergamo (-9,8%), Pavia (-9,5%), Cremona (-8,9%), Milano (-5,8%), Monza Brianza (-4,9%), Lodi (-4%), Mantova (-2,3%).
    C’è una nota positiva relativa al terzo trimestre 2023 dell’economia lombarda che riguarda l’occupazione e il turismo. Infatti, nei primi nove mesi dell’anno si registra un aumento del numero di 76.000 occupati (+1,7%) rispetto allo stesso periodo del 2022. Nello specifico, l’incremento del numero di occupati si concentra nei servizi (+2,6%) e nel settore commercio-alberghi-ristoranti (+5,3%), mentre la maggiore riduzione si riscontra nelle costruzioni, (-2,1%), nell’industria (-1,2%) e nell’agricoltura (-1,2%). Sul fronte delle presenze, tra gennaio e ottobre 2023 si registrano 44 milioni di persone con un incremento del 25% sul 2019.
    Ancora da tenere monitorato, invece, l’aspetto relativo alla demografia d’impresa. Nel quarto trimestre 2023, infatti, torna a scendere il numero di imprese attive in Lombardia: perse 4.587 aziende rispetto a settembre 2023. Tuttavia, rispetto a fine 2019 si osserva una sostanziale invarianza (+0,1 punti percentuali). Negli ultimi quattro anni la Lombardia ha visto comunque aumentare il numero di imprese di oltre 1.100 unità grazie al settore delle utilities (+11,2%), servizi (+10,5%) e all’edilizia (+1,2%), mentre si riscontra una diminuzione significativa per commercio-turismo (-5,6%), manifatturiero (-8,3%) e agricoltura (-5,7%). Anche le imprese artigiane della Lombardia, che rappresentano il 28,6% delle imprese totali, non stanno attraversando un periodo estremamente florido: a dicembre 2023, infatti, sono calate di oltre 2000 unità rispetto a settembre 2023. Inoltre, tra il 2019 e il 2023 il numero di imprese artigiane è diminuito di oltre 9.100 unità, passando da circa 241.500 a poco più di 232mila, con una contrazione del 3,8%. In particolare, si nota la flessione delle imprese artigiane nel manifatturiero (-5.311 aziende in quattro anni), nell’edilizia
    (-2.701 imprese) e nella logistica (-1.335).

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