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    Nato, Stoltenberg: cominciato l’addestramento dei piloti ucraini sugli F-16

    Nato, Stoltenberg: cominciato l’addestramento dei piloti ucraini sugli F-16
    Dopo lunghi mesi di indecisione, gli alleati occidentali di Kiev hanno trovato in primavera una intesa di massima sulla consegna, in futuro, di alcuni caccia F-16 alle forze ucraine. L’addestramento dei piloti ucraini, intanto, è in corso. L’annuncio è arrivato direttamente dal segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, nel corso della riunione ministeriale tenutasi ieri a Bruxelles. Questo tipo di sistemi d’arma è ritenuto un potenziale ‘game changer’ nello scontro con la Russia sul fronte della deterrenza nei cieli. Questi jet militari potrebbero anche cambiare le sorti dell’attuale controffensiva ucraina che non sta avendo lo slancio di quella della scorsa estate. Le truppe di Kiev stanno riconquistando alcune porzioni di territorio ma Mosca sembra resistere su buona parte del fronte. I russi negli scorsi mesi hanno costruito una lunga linea di fortificazioni mentre gli ucraini stavolta possono contare su alcuni carri armati occidentali, come il tedesco Leopard. L’arrivo degli F-16 porterebbe lo scontro a un altro livello.
    Tuttavia, le possibilità che la guerra finisca nel breve termine rimangono remote, al di là dei sistemi d’arma impiegati. Lo ha ricordato il segretario alla difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, che alla riunione Nato ha sottolineato come la guerra in Ucraina sia una “maratona, non uno sprint”. Ciononostante, Austin ha dichiarato che “non bisogna commettere errori”, assicurando gli Washington sarà a fianco di Kiev “a lungo termine”. I membri Nato si sono trovati a Bruxelles dove hanno incontrato anche i membri dell’industria e della difesa per concordare “nuovi obiettivi di capacità” necessari per garantire un continuo flusso di munizioni all’esercito ucraino.
    Nel frattempo, Mosca ha annunciato che le elezioni amministrative del prossimo 10 settembre di terranno anche nelle regioni occupate del sud-est ucraino: Kherson, Luhansk, Donetsk e Zaporizhzhia. La notizia è stata riportata dall’agenzia di stampa Ria Novosti. È l’ennesimo tentativo del Cremlino di formalizzare una situazione venutasi a creare tramite l’annessione illegale di un pezzo di uno Stato sovrano. Secondo quanto riportano le agenzie italiane, l’organizzazione ‘Monitoraggio pubblico indipendente’, ha affermato che i cinque partiti presenti alla Duma, il parlamento russo, avrebbero accettato di fare campagna elettorale nelle regioni annesse, nonostante sia in corso la controffensiva ucraina.

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