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    Terremoto, il messaggio dell’arcivescovo di Milano

    Terremoto, il messaggio dell’arcivescovo di Milano
    La Caritas Ambrosiana lancia una raccolta fondi. Delpini: “Le sofferenze di tante persone bussano alle nostre porte, per costruire nuovi rapporti di fraternità”.
    La notizia del devastante sisma che ha colpito vaste aree tra la Turchia e la Siria causando migliaia di vittime deve coinvolgere l’intera Diocesi nel segno della preghiera e della solidarietà. È questo l’invito dell’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, diffuso nella giornata di ieri alla diocesi.
    Il dramma tremendo del terremoto, la tragedia di tante morti, la visione impressionante di distruzioni catastrofiche – scrive l’Arcivescovo – irrompono nelle nostre vite e nelle nostre parole come un enigma che lascia sgomenti e sconcertati. Le sofferenze di tante persone bussano alle nostre porte e non ci consentono di restare paralizzati, ci provocano a dire qualche cosa, a fare qualche cosa, anche se siamo così inadeguati.
    Dopo avere esortato a innalzare preghiere per coloro ai quali la violenza della natura ha tolto la vita, mons. Delpiniinvita ad ascoltare la voce di Gesù che ci chiama a costruire nuovi rapporti di fraternità, a riconoscere l’importanza anche del gesto minimo.
    La provocazione del dolore innocente sarà una commozione che convocherà tutte le persone di buona volontà, tutte le religioni, tutte le sensibilità a offrire la consolazione invocata? L’urgenza di portare soccorso convincerà gli avversari a stringersi la mano, gli indifferenti a forme inedite di generosità?”. E ancora: “L’invocazione di aiuto sarà la voce che potrà finalmente convincere a trasformare le armi di distruzione in mezzi per la ricostruzione?, sono le domande provocatorie che pone l’Arcivescovo in un tempo in cui egoismi e guerre sembrano prevalere.
    La speranza anche in questi momenti tragici è da riporre però nella fede che ci induce a parlare, a sperare, a pretendere che una nuova solidarietà unisca i popoli, a lasciarci istruire da una nuova sapienza che orienti a pensieri di pace.
    Lo Spirito di Dio – conclude mons. Delpini – infonda un intenso timor di Dio che provochi nell’umanità tutta la vergogna per la follia della guerra, per il puntiglio delle contrapposizioni e per la stupidità dello sperpero.
    La rete internazionale Caritas, e al suo interno Caritas Italiana, si è prontamente attivata per predisporre aiuti a favore delle popolazioni della Turchia sud-orientale e della Siria settentrionale devastate dal sisma. La Chiesa italiana, tramite la Conferenza episcopale, ha già stanziato 500mila euro per gli aiuti immediati. Anche Caritas Ambrosiana, per sostenere le popolazioni colpite dal terremoto, ha messo a disposizione 20 mila euro per far fronte alle prime e impellenti necessità di aiuto ed ha inoltre lanciato una raccolta fondi il cui ricavato sarà destinato, secondo uno stile d’azione ormai consolidato in precedenti esperienze, a finanziare interventi d’urgenza e, successivamente, di riabilitazione e ricostruzione (qui tutte le informazioni).
    “Faremo sentire la nostra vicinanza – conferma Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana – a comunità già provate dalla dura realtà della povertà e della guerra. Invitiamo anche i cittadini e i fedeli della diocesi a manifestare la loro generosa, fraterna solidarietà”.
    Caritas Italiana ha inoltre inviato alla volta della Turchia due operatori che da tempo hanno uno stretto legame di collaborazione con Caritas Ambrosiana.

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