Btp Italia, tasso minimo garantito all’1,6%

Btp Italia, tasso minimo garantito all’1,6%

Al via il nuovo Btp Italia per proteggersi dall’inflazione. Durata di 6 e non 8 anni, e per chi lo terrà per tutta la sua durata si arriverà oltre l’1,7%.

Il Btp Italia numero 18 offrirà ai risparmiatori un tasso minimo reale garantito dell’1,6% annuo, lo stesso valore della scorsa edizione. Il titolo, pensato per i piccoli risparmiatori, prevede questa volta una durata di sei anni, contro gli otto previsti dal Btp di giugno. Sono queste le indicazioni sull’evoluzione dei buoni comunicate lo scorso venerdì dal Ministero dell’Economia, in vista dell’offerta che da domani, mercoledì 16 novembre, prenderà il via per ratail, piccoli risparmiatori e affini, per poi completarsi giovedì 17 con gli investitori istituzionali. L’indicazione potrà solamente essere ritoccata ma non più essere messa in discussione, ed il tasso definitivo verrà comunicato giovedì mattina, all’inizio della giornata finale di emissione. La copertura del tasso generale è praticamente totale, con un ombrello difficile da trovare in offerte alternative sul mercato, al netto delle variabili che muovo le componenti dell’inflazione. L’indice Foi di riferimento, che misura le variazioni semestrali del nuovo Btp, si attesta a quota 113,41, e la variazione sarà applicata in termini percentuali sul capitale investito per misurare l’effetto dell’indicizzazione sulla cedola. In caso infatti l’aumento semestrale sarà ad esempio del 5%, il braccio anti-inflazione sella cedola sarà di 50 euro ogni 1000 di investimento, e così via, a cui si aggiungono gli 8 euro del tasso minimo garantito.

Al tasso minimo annuo dell’1,6%, è previsto il premio fedeltà dell’8 per mille riservato a chi acquista il titolo al collocamento e lo tiene fino alla scadenza fissata per il 22 novembre 2028. Una durata limitata sì a sei anni, ma con un meccanismo di premio fedeltà che ritorna a quell’impostazione classica del riconoscimento in unica soluzione al termine della vita del titolo, così accantonando il sistema in due tempi che era stato introdotto nella scorsa tornata per il Btp a 8 anni. Al netto di tutto, quindi, il rendimento minimo garantito reale per chi terrà il Btp fino a scadenza sarà dell’1,73 su base annua.

Un ruolo importante quello dei retail, se pensiamo che secondo gli ultimi dati di Bankitalia, circa 1.600 miliardi di euro fra circolante e depositi sono ora in cerca di riparo dall’azione erosiva condotta dal carovita. Con le cedole semestrali, la copertura dei sei mesi precedenti è garantita dalla misurazione dell’indice Foi, il quale appunto corre leggermente meno rispetto al carrello della spesa, anche se registra comunque numeri inediti. A settembre, infatti, secondo gli ultimi dati Istat, l’indice avrebbe fatto registrare una variazione dello 0,3% sul mese precedente e dell’8,6% su base annua, mentre nello stesso mese l’inflazione generale si è attestata all’8,9% ed il carrello della spesa è arrivato al +10,9%.

Bene, se pensiamo che oggi, i titoli indicizzati (BTp Italia e BT€i) rappresentano il 10% del debito italiano, ma pesano per circa il 75% sugli 11,3 miliardi di spesa per interessi aggiuntiva calcolata dalla Nadef della scorsa settimana rispetto al Def di aprile. In ogni caso, va però ricordato, per i risparmiatori il collegamento all’inflazione funziona solo in senso positivo, nel senso che in caso di deflazione il parametro si azzera ma non erode il capitale:  cancellando a priori quindi un rischio che oggi comunque appare solo teorico.

Andrea Fortebraccio