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    Sanità, approvato piano per efficientare i pronto soccorso lombardi e potenziarne la sicurezza

    Sanità, approvato piano per efficientare i pronto soccorso lombardi e potenziarne la sicurezza
    L’obiettivo della Regione è quello di migliorare l’organizzazione dei ps ottimizzando il flusso dei pazienti e riducendo i tempi di attesa. Introdotte le figure del “Bed Manager” e del “Nucleo aziendale per la gestione dei ricoveri”. Previsto per la sicurezza uno stanziamento di circa 4mln di euro.
    Efficientare i pronto soccorso lombardi ottimizzando il flusso dei pazienti e riducendo i tempi di attesa del ricovero ospedaliero, ma anche garantire standard di sicurezza più elevati all’interno delle strutture per prevenire gli atti di violenza contro il personale sanitario. Sono questi gli obiettivi delle due delibere approvate in questi giorni dalla Giunta regionale, volte ad imprimere un cambio di passo nell’organizzazione delle strutture di primo soccorso.
    All’interno del primo documento vengono identificate azioni operative ben precise. Gli ospedali dovranno infatti garantire un numero minimo giornaliero di posti letto, anche nel fine settimana e nei giorni festivi – notoriamente momenti particolarmente critici e di maggiore afflusso – per l’accettazione dei ricoveri dal pronto soccorso. Numero che sarà definito singolarmente per ogni Azienda. Il piano approvato dalla Giunta regionale prevede inoltre lacreazione di due nuove figure, ovvero un ‘Bed Manager’ e un ‘Nucleo aziendale per la gestione dei ricoveri di area medica’, il cui compito sarà quello di definire le strategie per la gestione dei pazienti in caso di non immediata disponibilità dei posti letto da parte di una singola unità operativa.

    Ma non è finita qui, ogni Azienda dovrà anche dotarsi di una ‘admission room’, ossia un’area dedicata ai pazienti che terminato il percorso di emergenza-urgenza al Pronto Soccorso sono in attesa di essere inviati all’Unità Operativa e di una ‘discharge room’, per i dimissionari da una Unità Operativa di degenza che sono in attesa di essere trasferiti a domicilio o in altre strutture del territorio. Inoltre, in caso di sovraffollamento, dovranno essere definite le modalità gestionali alternative dei pazienti ed ancora, individuati i percorsi per la gestione delle ‘dimissioni difficili’ in particolar modo verso ospedali di Comunità, strutture riabilitative e unità di offerta residenziale della rete territoriale. Un ulteriore aspetto previsto dal piano regionale riguarda l’appropriatezza dei ricoveri in Pronto Soccorso.
    Regione Lombardia istituirà anche un osservatorio regionale dei ricoveri in area medica con lo scopo di tenere sotto controllo costante il flusso dei pazienti nei pronto soccorso lombardi, monitorando i tempi di attesa per il ricovero che devono essere contenuti entro le 8 ore dall’accesso del pazientecome prevedono le indicazioni ministeriali -,nonché il mantenimento delle azioni operative previste. “Con questi interventi – ha spiegato la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti– ribadiamo che l’attività dei pronto soccorso non è avulsa da quella più generale degli ospedali, ma viceversa è inserita in una logica organizzativa che coinvolge e vede partecipi tutti i reparti delle strutture. Si tratta di un percorso dove è fondamentale reperire la disponibilità dei posti letto in modo da ottimizzare l’organizzazione ospedaliera generale, i tempi di attesa e tutta l’attività di medici e infermieri.
    E proprio a tutela dell’attività degli operatori sanitari, la Regione – con la seconda delibera – ha stanziato circa 4 milioni di euro che serviranno ad installare dei sistemi di videosorveglianza ad uso interno alle strutture sanitarie con adeguata cartellonistica e con sistemi di allerta rapida delle Forze dell’ordine, e ad attivare un servizio di sicurezza interno volto a garantire adeguata presenza nelle aree individuate e considerate a maggior rischio, con una copertura che non potrà essere inferiore alle 12 ore.
    Micol Mulè

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