martedì, Maggio 7, 2024
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    #UnGiocoSenzaPianoB: il supporto di Corefab società benefit alla sostenibilità scolastica

    #UnGiocoSenzaPianoB: il supporto di Corefab società benefit alla sostenibilità scolastica
    Intorno ai 16 anni sognavo di avere la patente B. Sognavo di guidare l’auto di mia madre o di mio padre. L’una o l’altra non avrebbe fatto alcuna differenza. Sognavo di guidare. Punto. E avevo fretta di poterlo fare per spostarmi in completa autonomia. Ogni giorno trascorrevo del tempo in auto. Poco tempo per fortuna. Magari per andare e tornare da scuola, ad esempio. Tuttavia prestavo attenzione a qualunque manovra facessero i miei genitori. A come utilizzare il cambio, a come utilizzare la frizione, il freno. E inconsciamente, così come abbiamo fatto tutti, imparavo a riconoscere la segnaletica stradale. Anche quella più ostica. Quella che gli adulti, alle volte, dimenticano. Se vi chiedessi di disegnarmi il simbolo per “via libera”, ad esempio, per molti di voi (anzi, noi) non sarebbe un ricordo immediato. Ad ogni modo, quel linguaggio è indispensabile per orientarsi in strada, in città, così come in autostrada. E’ in linguaggio comune che ci permette di percorrere un percorso evitando errori, incidenti, pericoli.
    Allo stesso modo, quando Corefab ha fatto il suo ingresso nelle scuole per “giocare” con la sostenibilità, il nostro team ha pensato proprio alla segnaletica. Una in particolare. Più colorata e altrettanto importante. Quella dei 17 Obiettivi Globali per la sostenibilità disegnati dalle Nazioni Unite, in questo caso. Un gruppo di icone che è bene che i ragazzi sappiano riconoscere e interpretare ben prima di arrivare nel mondo del lavoro. Come succedeva per la segnaletica stradale, quando sognavamo di conquistare la patente B (ed è curioso e divertente pensare che, alla fine, si arrivi sempre alla lettera B). Quindi abbiamo inventato un gioco che potesse rispondere ad una reale richiesta scolastica. Quella di permettere ai ragazzi di fare esperienza di gruppo lavorando con strumenti diversi da quelli ordinari e cogliendo l’opportunità di trasferire dei concetti importanti sulla sostenibilità. Così è nato #UnGiocoSenzaPianoB. Un percorso che inizia con la lettura di uno strumento, di una dispensa. E si conclude con una vera e propria attività di team building a squadre, dove ogni team di studenti è invitato a riflettere prima, esibendo la propria creatività poi, con lo scopo di destinare messaggi importanti per il futuro. Un esercizio costante per trasformare in ordinarie quelle 17 icone. Una serie di immagini indelebili che permettano, in un futuro per loro molto prossimo, di scegliere lavoro ed impegni anche in base a delle necessità globali e reali.  
    #UnGiocoSenzaPianoB ha iniziato il suo percorso all’Istituto Severi Correnti di Milano, di fronte a un nutrito gruppo di insegnanti e studenti. I primi coinvolti a settembre, in una grande attività di team building ordinaria che aiutasse tutti i colleghi, vecchi e nuovi, a raccontare e conoscere decenni di storia scolastica. I secondi oggi attivi in attività equivalenti (almeno nello spirito di gruppo) che agevolino l’interpretazione dei temi legati alla sostenibilità. Il tutto in abbinamento, laddove possibile, ai programmi degli insegnanti che commissionano a Corefab le attività. Così è capitato che ci si concentrasse su temi ambientali, del riciclo o del rispetto delle risorse idriche, creando una “bottiglia di bibita sostenibile” (la B-Hero, così è stata battezzata dagli studenti di una quarta liceo); oppure che si pensasse alle riflessioni sull’eterno ritorno di Nietzsche, creando con argilla dei messaggi (di grande impatto, lo ammetto) da destinare ai professori, con lo scopo di supportare il miglioramento dei servizi, e quindi consegnare ai nuovi primini percorsi formativi migliori (questo il caso di una quinta classe). Passando poi ad attività con un diverso colore e che consentissero di esercitare le capacità degli studenti, non solo le proprie competenze: ad esempio, la creazione di piccole clip sull’inclusione in una serie di frame sequenziali che ricalcassero le caratteristiche dei vecchi film muti. Così vecchi che, non avendone loro mai visti, sono stati qualcosa di davvero innovativo. Almeno per la loro generazione.  
    Corefab società benefit ha trovato il suo modello. Il suo modo di offrire una risposta a questi bisogni. Un sistema per interagire con un pubblico che, non solo per le difficoltà generate dalle recente pandemia, ha sempre più bisogno di essere realmente equipaggiato per orientarsi in un futuro sempre più vasto di opportunità. E chiunque sia oggi genitore, sa di cosa stiamo parlando. Il percorso di Corefab non esaurirà ovviamente le necessità. Nemmeno quelle generate da quella scuola, da quegli studenti. Corefab ne è consapevole. E a maggior ragione prosegue il suo percorso. Come? Organizzando eventi aziendali e attività di team building che possano generare piccoli contributi economici per creare nuove attività scolastiche. Così istituendo una vera connessione diretta tra aziende e scuole. Spiegami ai genitori in azienda cosa possono fare per i propri figli o per le nuove generazioni. Spieghiamo alle nuove generazioni come possono contribuire per generare genitori, collaboratori e manager ancora più consapevoli del posto che ci è concesso nel mondo.
    E una volta che avremo dato una risposta, ci sarà naturalmente spazio per un’altra domanda.
    Marco Menoncello
    www.corefab.it

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