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    Patrizia La Torre. Una storia di coraggio e passione

    Patrizia La Torre. Una storia di coraggio e passione
    Ho un marito e tre figli ormai grandi, dirigo un asilo da anni enon avrei mai immaginato che i contenuti di uno dei miei progettimi avrebbe portato a fare politica per la mia città.
    Chi parla è Patrizia La Torre, direttrice da 18 anni di un asilo privato a Opera, periferia sud di Milano.
    Patrizia, raccontaci della tua esperienza imprenditoriale ededucativa insieme.
    In questi diciotto anni, tra difficoltà burocratiche ed economiche, ho accolto e voluto bene a più di 1000 bambini. Ho sostenuto, e ancora oggi aiuto, molte famiglie a dare valore e senso al mestiere più difficile del mondo: “essere genitori”. Un compito affascinante, quello del genitore, ma oggi difficile da svolgerepoiché le famiglie, sempre più fragili, si trovano a vivere sole in una società individualistica e consumistica, in cui la vita quotidiana ha ritmi così frenetici da divenire insostenibili e da minare pericolosamente il valore di questo entusiasmante compito. In questo scenario socio-culturale, la solitudine e l’assenza di relazioni stabili provocano un disorientamento nell’individuo tale per cui si scambia la ricerca di ciò che è veramente Vero, Buono e Bello per sé e per i propri cari con la scelta di futili beni materiali o, per esempio, saturando il tempo dei figli con attività ludico-ricreative ritenute imprescindibili occasioni educative.
    Quindi una iniziativa al servizio delle famiglie e del loro difficile ruolo educativo, prima che una impresasocioeconomica?
    La famiglia è la forza su cui investire concretamente, cuore e motore delle nuove generazioni. Per questo motivo, ho sempre cercato e desiderato un luogo che fosse accogliente e in cui potersi incontrare, in cui poter vivere un’amicizia, stringere legami, relazioni significative, in cui poter condividere i bisogni e il valore della vita. Partendo dalla mia esperienza personale di allora, madre di tre bambini piccoli, sapevo inoltre quanto ciò fosse importante, quanto mi era mancato e di cosa avevo bisogno.
    Nel corso degli anni, durante i colloqui con i genitori e in occasioni informali di scambi di opinioni, ho potuto appurare quanta difficoltà ci sia nell’essere genitori, quante domande apre, quali interrogativi, come si muove la libertà individuale quando ha a che fare con un’altra libertà, ma ho anche vissuto commoventi momenti di stupore nell’accorgersi che il proprio figlio è un individuo con una propria identità, con i propri traguardi di crescita diversi da un altro. Le tante osservazioni, i tanti interrogativi e il desiderio di proporre strade, metodologie, consigli mirati mi hanno portato a ipotizzare, prima quasi per scherzo, e nel tempo in maniera sempre più strutturata, la possibilità di organizzare incontri ad hoc per provare a colmare il divario tra il desiderio di educare con coscienza i propri figli e il vuoto da parte della società odierna di proposte che siano concrete e significative.
    L’aiuto alle famiglie nel tempo ha fatto nascere un’altra importante iniziativa, molto partecipata: da diversi anni organizzi cicli di incontri con personalità molto note ed apprezzate dove sono coinvolti i genitori che partecipano con entusiasmo.
    Dal 2013 ho iniziato a organizzare conferenze, anche nel mio ruolo di Assessore alle Politiche Sociali, Famiglia e Disabilità. Una vera “Scuola genitori”, come fu battezzato il ciclo dal 2017/2018, per la quale mi sono spesa in ogni ruolo possibile, dalla ricerca degli sponsor all’affissione delle locandine (create con la fedele grafica Emanuela), dall’organizzazione operativa delle serate alla realizzazione dei relativi articoli sui periodici locali, dal contatto con le altre associazioni coinvolte alla “corte” assidua con la quale ho convinto scrittori, psicologi, giornalisti e politici a venire a Opera spesso indossando, prima delle altre, la veste di genitori. Ricordo, per esempio, con molta emozione quell’ottobre 2015 quando, dopo quasi due anni di tentativi, il professor Massimo Recalcati accettò il mio invito e infine venne a tenere un bellissimo incontro di presentazione del suo libro “L’ora di lezione”. Capitò la stessa cosa per riuscire a invitare Mario Calabresi: lo attesi fuori dalla Mostra del libro, mi presentai e qualche mese dopo, a settembre, lo avemmo ospite e parlò di fronte a una sala partecipante e commossa, e piena di giovani!
    Nel 2018, inoltre, l’iniziativa ha attirato l’interesse e l’adesione entusiastica anche del Direttore di Scalo Milano Outlet & More che, oltre a un fondamentale sostegno economico al personale tributo di stima che riconosce al progetto, offre la disponibilità a ospitare alcuni incontri nella bellissima location della sala F-HUB del centro.
    Grazie anche a tutti questi successi inaspettati prosegue ancora questo lavoro per continuare a offrire strumenti a sostegno delle famiglie.  Un lavoro impegnativo, a volte anche molto complicato, ma allo stesso tempo affascinante, pieno di battaglie e di ricche soddisfazioni, di emozioni, una sfida che oggi non è più solo nostra, ma che coinvolge tutti.
    Poi hai iniziato anche un’esperienza in politica, prima come consigliere comunale poi, come dicevi, da assessore alle politiche sociali. E visto che Opera tra poche settimane tornerà al voto hai deciso di candidarti ancora.
    Dopo anni entusiasmanti in cui ho lavorato per il sociale al servizio della comunità, ho deciso di rinnovare il mio impegno per Opera, la città che amo e in cui vivo e lavoro. Ho scelto di ricandidarmi alle elezioni amministrative del 3 e il 4 ottobre 2021, con la squadra di Ettore Fusco e proseguire il buon lavoro che ha portato la nostra città ad essere quella che è oggi: una realtà accogliente e inclusiva, a misura di famiglia.
    Tanti amici mi seguono dal primo giorno, tanti altri si sono aggiunti lungo il cammino che, grazie al ruolo di Assessore alle Politiche Sociali, alla Famiglia e alla Disabilità, mi ha permesso di conoscere più da vicino il nostro tessuto sociale e mettere in campo politiche di aiuto e sostegno.  Profondamente orgogliosa di rappresentarvi uno per uno, voglio continuare questo viaggio, portando con me ciascuno di voi! Consapevole delle responsabilità e determinata più di prima per ripartire verso una nuova grande avventura da vivere insieme con impegno, determinazione, serietà e l’entusiasmo di sempre! 
    Io ci sono per Opera ieri, oggi, domani! 
    Pietro Broccanello

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