11.5 C
Milano
mercoledì, Marzo 29, 2023
Home Senza categoria Accettare il cambiamento è necessario? (parte 2)

Accettare il cambiamento è necessario? (parte 2)

Accettare il cambiamento è necessario? (parte 2)
Il cambiamento è necessario, lo abbiamo visto la volta scorsa. Oggi aggiungo altri motivi.
Ma prima ritorno su un aspetto. Quando diciamo che «il personale è la nostra risorsa più importante», deve essere davvero così. Altrimenti parliamo solo di un cliché trito e ritrito. È quindi necessario lavorare ad una cultura capace di favorire risultati sempre migliori. Facendo questo si corre un rischio: si cambia solo all’esterno usando modi gentili. Ma questo è l’aspetto superficiale del problema.
Se vogliamo cambiare davvero bisogna farlo nell’atteggiamento e nella struttura organizzativa. Ci deve essere un cambiamento anche a livello di leadership.
Il mondo sta cambiando perché l’uomo sta cambiando, sia socialmente che spiritualmente. E già questa considerazione dovrebbe bastare per farci capire quanto sia ineluttabile il cambiamento. Ma ci sono anche altre ragioni, più pragmatiche:
1️⃣la crescente competizione globale forza il passo verso organizzazioni e team più snelli, agili e reattivi;
2️⃣la velocità di innovazione tecnologica porta a situazioni in cui i leder si trovano a non avere tempo per apprendere le abilità dei team a loro sottoposti;
3️⃣la globalizzazione presuppone la capacità di leggere il contesto e capirlo;
4️⃣l’immigrazione porta cambiamenti demografici;
5️⃣Internet e gli effetti che ha sulla comunicazione.
Che cambiare sia necessario, ora dovrebbe essere ancora più chiaro. E poi è l’unico modo di essere e fare impresa, è l’unico modo per raggiungere, guidare e governare un vero miglioramento delle performance.
Per fare questo ci vuole un nuovo stile di leadership. Bisogna che il leader passi dal dirigere un’azienda, a guidarla. In questo modo si cambia la cultura stessa dell’organizzazione facendo capire a tutti che non bisogna puntare alla vittoria, ma alla realizzazione. Serve una leadership capace di ispirare e portare avanti un Perché e una Giusta causa mettendo in campo una mentalità infinita.
Ma cosa vuol dire cambiare la cultura di una organizzazione? Vediamolo insieme:
✅La gerarchia deve cedere il passo ad alleanze e collaborazioni;

✅il dare la colpa deve far posto a oneste valutazioni che portano all’apprendimento;

✅le leve motivazionali esterne vanno sostituite con l’auto-motivazione,
il cambiamento non deve essere temuto ma benvenuto;
✅i team affiatati devono prendere il posto delle barriere interne all’azienda,
far contento il capo deve diventare soddisfare il cliente.
Palmerino D’alesio

Most Popular

Mercato del lavoro, più formazione per fidelizzare risorse umane

Mercato del lavoro, più formazione per fidelizzare risorse umane Aumentano dimissioni e posti vacanti in tutti i settori, Spada (Formazienda): “Tendenza non solo italiana....

Il presidente di Saudi National Bank si è dimesso

Il presidente di Saudi National Bank si è dimesso Ammar Al Khudairy, presidente della Saudi National Bank, ha dato le sue “dimissioni” (verosimilmente forzate) dopo...

E-fuel 2035, il punto

E-fuel 2035, il punto Ritorna lo snodo carburanti green. Dopo lo stop del mese scorso al regolamento che avrebbe inibito l’immatricolazione di nuovi motori a...

La plastica nelle foto di Elena Bernucci e Giovanni Rombi

La plastica nelle foto di Elena Bernucci e Giovanni Rombi Sabato 1° aprile, apre a Busto Garolfo la mostra “Plastic Project” Promossa dalla Bcc di...

Recent Comments