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Licenziamenti: oggi termina il blocco, tranne per il tessile ‘allargato’

Licenziamenti: oggi termina il blocco, tranne per il tessile ‘allargato’
A inizio settimana la cabina di regia ha confermato che il blocco dei licenziamenti scade oggi mercoledì 30 giugno, ad esclusione del tessile (calzaturiero e moda) la cui deadline è stata spostata a fine ottobre.
C’è chi la definisce una “buon compromesso” come il segretario del Pd e chi invece non è per nulla soddisfatto. Stiamo parlando della soluzione adottata per il blocco dei licenziamenti, il cui termine era fissato da tempo per il 30 giugno ma alla fine si è deciso diversamente, almeno in parte. Lo sblocco infatti ci sarà, ad eccezione però del settore tessile allargato, quindi compreso calzaturiero e moda, considerati maggiormente in difficoltà.
Una scelta che è arrivata a inizio settimana quando è stata convocata una cabina di regia che, oltre alla presenza del presidente del Consiglio, ha visto la partecipazione dei ministri Orlando, Brunetta, Giorgetti, Speranza, Bonetti, Franco e Patuanelli. La riunione è durata circa un’ora ed è stato confermato lo sblocco dei licenziamenti per manifattura ed edilizia fissato per oggi 30 giugno ma non per il tessile allargato per il quale il blocco rimane in vigore fino al 31 ottobre: le aziende di questo settore potranno fruire della cig gratuita.
È stata discussa anche la possibilità di erogare ulteriori 13 settimane di cassa integrazione straordinaria a tutte le imprese appartenenti ai tavoli di crisi industriali attualmente aperti e non, che abbiano esaurito gli ammortizzatori. La cabina di regia ha inoltre deciso l’estensione di due mesi del blocco delle cartelle esattoriali la cui scadenza viene così spostata al 31 agosto.
Soddisfatto il ministro del Lavoro, Orlando: “La discussione è andata nella direzione giusta: aumentare gli strumenti di protezione e rendere meno traumatico il superamento del blocco dei licenziamenti, offrendo strumenti alle imprese e ai lavoratori per gestire le crisi. È importante anche che le misure saranno sottoposte al confronto con le parti sociali”.
Draghi ha cominciato una serie di incontri con le parti sociali ma la Uil non ha fatto aspettare la sua risposta: “La scelta prospettata dà risposte parziale e non ci soddisfa” ha affermato il segretario generale dell’Unione Italiana del Lavoro, Pierpaolo Bombardieri, alla trasmissione “Agorà estate”. Bombardieri propone a Confindustria di fare un accordo: “Se ci sono aziende che licenziano – ha spiegato il numero uno della Uil – devono prima utilizzare le 12 settimane di cassa integrazione ordinaria. Il confronto con le altre parti sociali cammina: gli artigiani e Confapi stanno ragionando con noi per far arrivare il blocco dei licenziamenti fino a dicembre”.

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