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giovedì, Ottobre 3, 2024
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    Rai: di tutto, ma non di tutti.

    Rai: di tutto, ma non di tutti.
    Caro direttore,
    Quante menzogne dice la RAI! L’altra sera, una notissima comica (che, a quanto si vede, ama molto togliere la polvere dai pavimenti) ed un notissimo presentatore (noto per il suo apparente buonismo) sono stati protagonisti di una affermazione assolutamente FALSA, aggravata dall’essere strumentale e propagandistica (con i soldi dei cittadini). Essi, infatti, hanno concordemente detto, durante una trasmissione RAI, che in Italia non esistono ancora leggi che proteggano gli omosessuali da chi vuole attentare alla loro vita, alla lo integrità, al loro onore. Nulla di più falso, ripeto. Come troviamo scritto nel libro “Legge omofobia perché non va” (recentemente edito dalla Cantagalli e curato da Alfredo Mantovano), esiste una serie di leggi che proteggono la vita, la persona e l’onore di ogni cittadino, compresi i cittadini omosessuali. Data la menzogna circolante, infatti, ci permettiamo ricordare che, nel codice penale, esistono l’art. 575 (omicidio), l’art.581 (percosse), l’art. 595 (diffamazione), gli art. 600-604 (delitti contro la personalità individuale), l’art.605 (sequestro di persona), articoli 610 e seguenti (delitti contro la libertà morale). Ripeto che sono articoli che si applicano nei confronti di tutti, qualunque sia la tendenza sessuale di ciascuna vittima. Sarebbe, quindi, ora di smetterla di fare girare impunemente false notizie, al solo fine di indurre l’opinione pubblica a credere alle favole, rendendola così indifferente rispetto ad una propagande LGBT che, tramite il parlamentare Zan, vorrebbe rendere obbligatorio per legge il pensiero di alcuni. Se passasse la legge Zan, il pensiero gender potrebbe entrare nelle scuole come parificato, nei fatti, ad una materia curriculare. Per dirla tutta, se passasse la legge Zan, la libertà di pensiero prevista dall’articolo 21 della Costituzione farebbe enormi passi indietro. Ad esempio, non si potrebbe più dire pubblicamente che per l’educazione di un bambino sono necessari un padre maschio ed una mamma femmina, perché questa sarebbe considerata una frase omofoba, cioè proseguibile penalmente. Persino la CEI, normalmente molto prudente nei suoi giudizi, ha definito come “liberticida” una eventuale legge Zan. La quale legge, peraltro, sarebbe totalmente inutile, perché, come abbiamo visto, già esistono tutte le leggi per tutelare le persone omosessuali. La verità è che il DL Zan ha unicamente lo scopo ideologico di imporre un unico pensiero, nel nostro Paese, a proposito della tematica sessuale. Un pensiero unico, nella storia, è stato attuato sempre e solo dai regimi totalitari. Paradossalmente, il dem Zan vorrebbe introdurre in Italia una legge che non sarebbe difficile definire come “fascista”. E non si capisce come il cattolico Letta possa essere uno dai fan di tale legge. Sarebbe bene che tutti ci rendessimo conto di questo, aiutando la gente a farsi un giudizio corretto e non sorretto solo da vere e proprie bugie. Che poi sia addirittura la RAI – lo sbandierato servizio pubblico – a diffondere delle falsità, costituisce un altro tema che la politica dovrebbe affrontare con grande serietà.
    Questo dobbiamo sostenere, assicurando il pieno rispetto e la piena tutela di ogni persona, qualunque sia il suo pensiero politico, religioso, culturale e sessuale. Il DL Zan viene meno, paradossalmente, a tale rispetto quando, nei fatti, confina gli omosessuali in una categoria particolare, creando per loro quasi un apartheid sociale e giuridico. Quasi fosse bisognoso di una tutela speciale, quando questa tutela già c’è. Riconosciamo con lealtà che in passato è stato alimentato un atteggiamento incivile nei confronti delle persone omosessuali. Ma ora i tempi sono cambiati. Settanta anni di democrazia hanno maturato il popolo italiano anche sotto questo profilo. Zan, quindi, vuole proporre una legge non solo inutile, non solo liberticida, ma anche fuori dal tempo. Oggi, il rispetto che Zan vorrebbe già c’è e non ha bisogno di una legge che, che a sua volta sarebbe contro la libertà di pensiero. Opporsi a Zan, quindi, non è atteggiamento omofobico (che cosa vuol dire “omofobia?), ma è impegno per tutelare la fondamentale libertà di pensiero. Se Zan dovesse insistere e (Dio non voglia) dovesse vincere, dovremmo allora pensare a stendere una legge contro l’eterofobia (che mi pare si stia diffondendo, specie in TV). Indico un paradosso, ma non così lontano dalla realtà. Occorre vigilare, allora, perché Zan non vinca.
    Peppino Zola

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