11.5 C
Milano
giovedì, Settembre 28, 2023
Home Economia Torino, dal 2011 perse 18mila aziende

Torino, dal 2011 perse 18mila aziende

Torino, dal 2011 perse 18mila aziende

La pandemia ha sicuramente influito, ma l’imprenditoria torinese prosegue nella sua crisi fin dal 2011, data dalla quale, a oggi, sono 18mila le imprese perdute, soprattutto nella dimensione delle micro-imprese, ovvero quelle con meno di 10 addetti. Un dato significativo, che di fatto segna profondamente non solo il tessuto imprenditoriale tout court, ma un vero e proprio target specifico, che per anni è stato spina dorsale non solo della città, ma di un’impronta culturale tutta italiana, da sempre votata alle piccole aziende, soprattutto quelle a conduzione familiare; l’ultimo dato davvero positivo risale al 2007, probabilmente sull’onda lunga dell’impulso dato dai Giochi olimpici invernali, con 19.524 aperture e 16.467 chiusure.

I dati, frutto di un’analisi di Camera di Commercio di Torino, sono stati commentati così dal suo direttore Dario Gallina: «Il 2020 si configura come un anno di sostanziale paralisi della dinamicità imprenditoriale, con un forte calo sia delle aperture sia delle chiusure di impresa, queste ultime mitigate dalle misure di sostegno introdotte nel corso dell’anno a livello nazionale e regionale Anche se nel 2020 il tasso di crescita è risultato positivo (+0,16%), dovremo attendere i dati 2021 per poter quantificare con maggiore precisione gli effetti reali della crisi sanitaria sul complesso del tessuto imprenditoriale».

Il 2020, soprattutto a causa della pandemia, è stato un anno di quasi totale immobilità per il comparto delle imprese, con pochissime nuove aperture e alcune chiusure, sperando queste non aumentino ulteriormente nel 2021 a fronte delle conseguenze a medio e lungo termine della crisi sanitaria, economica e sociale, soprattutto con la fine o riduzione degli ammortizzatori sociali. L’impatto Covid, di fatto, al momento, si è fatto sentire soltanto in specifici settori: agricoltura (-1,5%), meccanica (-1,4%) e commercio (-0,6%), con un boom dell’e-commerce (+13,6%). In crescita, invece, alimentari, farmacie, costruzioni, sanità e servizi pubblici.

Most Popular

Nuove accuse per Trump. Il processo politico continua

Nuove accuse per Trump. Il processo politico continua Respinta la richiesta di Trump di archiviare il procedimento giudiziario. Il giudice della Corte Suprema di New...

Rallenta il Pil, ecco la stima Nadef

Rallenta il Pil, ecco la stima Nadef Sale il deficit e rallenta il Pil. È questo il dato che emerge dalla nota di aggiornamento del...

Perché le auto sotto i 14 mila euro sono scomparse in Italia?

Perché le auto sotto i 14 mila euro sono scomparse in Italia? Il panorama automobilistico italiano ha subito un cambiamento significativo negli ultimi anni, con...

Le competenze necessarie all’imprenditore

Le competenze necessarie all’imprenditore Dall’Istituto di ricerca economica applicata, I-AER, un’interessante analisi sulle principali competenze di leadership essenziali per ogni imprenditore. Essere un imprenditore richiede una...

Recent Comments