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    Manovra 2021 nelle mani di Bruxelles

    All’Europa spetta l’ultima parola sulla proroga del superbonus, sugli sgravi contributivi per le assunzioni, sull’esonero dei contributi previdenziali e molto altro.

    La manovra economica per il 2021 passa nelle mani della Commissione Europea, come prevede il Trattato sul Funzionamento dell’Unione. Ben 15 misure contenute nella legge di bilancio saranno sottoposte al vaglio di Bruxelles.

     

    Tra queste ci sono la proroga del superbonus del 110%, la politica di sgaravi contributivi sulle nuove assunzioni per i giovani e per le donne.

    Quindi nei prossimi mesi, il confronto tra Governo Italiano e Commissione Europea non verterà soltanto sul Recovery Plan.

    Le imprese che vorranno beneficiare della proroga del superbonus, cioè del maxi-sconto fiscale sull’efficientamento energetico e sulla messa in sicurezza degli edifici fino al 30 giugno 2022, dovranno attendere il placet della Commissione.

    Non si tratta di una mera formalità ma di una verifica sostanziale.

     

    Del pari, anche quelle imprese che contano sugli sgravi contributivi del 100% per le assunzioni di giovani per un periodo di almeno tre anni, dovranno aspettare l’ok dall’Europa. La stessa condizione vale per le assunzioni delle donne con uno sgravio contributivo del 100% per dodici mesi.

     

    Nemmeno l’esonero parziale dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro del privato (tranne del settore agricolo), per un periodo massimo di otto settimane, sarà immediatamente operativo. L’esonero, sarà anch’esso sottoposto al vaglio di Bruxelles.

     

    Sempre in tema di lavoro e di occupazione, lo stanziamento di 500 milioni di euro per le politiche attive, previsto dalla legge di bilancio, è subordinato all’approvazione, nell’ambito del Programma React EU. In particolare, sono subordinati al placet europeo gli stanziamenti per l’assegno di ricollocazione dei soggetti che si trovano in cassa integrazione.

     

    L’Europa si dovrà pronunciare anche sui sostegni alle imprese che effettuano servizi di trasporto ferroviario di passeggeri e merci non soggetti ad obblighi di servizio pubblico, per la compensazione dei disagi economici subiti direttamente con l’emergenza Covid e registrati sin dal primo gennaio 2021.

     

    Andrea Curcio

     

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