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    Formazienda: 5 milioni di euro alle Pmi per la formazione

    Un bando da 5 milioni di euro per finanziare la formazione delle risorse umane: così il Fondo Formazienda (www.formazienda.com) continua a sostenere le aziende nella difficile battaglia contro il Covid. L’avviso 4/2020 porta così a quota 17 milioni gli stanziamenti erogati da Formazienda da gennaio ad oggi.

    “Le imprese sono chiamate ad una sfida durissima – commenta il direttore dell’organismo paritetico nato nel 2008 e che ha finanziato complessivamente piani formativi per 140 milioni di euro – e devono affrontare il contesto estremamente critico della pandemia. La nostra missione è fare in modo che le realtà produttive e commerciali possano avere accesso ai fondi per la formazione continua. Un meccanismo nato con la legge 388 del 2000 grazie al quale anche le Pmi, iscrivendosi ad un fondo interprofessionale, possono ottenere gli aiuti economici per qualificare e riqualificare i dipendenti. Stiamo parlando di una iniziativa coerente con le politiche di welfare in quanto consente di aumentare i livelli di produttività e di competitività dell’azienda gratificando nel contempo i dipendenti che possono accrescere abilità, competenze e conoscenze. La formazione, ancora una volta, costituisce un punto di convergenza privilegiato tra gli interessi del datore di lavoro e dei lavoratori”.

    Aderiscono a Formazienda 110mila imprese, in gran parte Pmi, per un totale di 775mila dipendenti. L’adesione al Fondo è gratuita ed avviene grazie al versamento dello 0,30% dalle aziende all’Inps quale contributo obbligatorio contro la disoccupazione involontaria. Attraverso la compilazione del modulo Uniemens le aziende decidono liberamente se e a quale fondo iscriversi, tra i 20 circa disponibili sulla scena nazionale, garantendosi la possibilità di formare le risorse umane senza sostenere altri costi aggiuntivi.

    “I nostri avvisi di finanziamento dall’inizio dell’emergenza epidemiologica – spiega il direttore Spada – si stanno focalizzando su due asset principali: la digitalizzazione e la sicurezza. Si tratta dei due filoni di intervento che permettono alle imprese di affrontare con più efficacia la situazione critica provocata dal Covid. Da un lato servono luoghi di lavoro in grado di tutelare al meglio tutti coloro che concorrono alla creazione del valore aziendale. Dall’altro bisogna costruire le premesse perché le risorse umane possano operare nei contesti in cui il ruolo della tecnologia è diventato, per cause di forza maggiore, più pervasivo. Pensiamo soltanto all’utilizzo crescente dello smart working da quando è scoppiata l’emergenza epidemiologica. Un effetto collaterale della crisi che stiamo vivendo è rappresentato dal forte impulso verso l’economia digitale. Un fenomeno, la digitalizzazione, che era già in atto nella fase precedente e che ora sta subendo un’accelerazione notevole. Il nostro compito è fare in modo che il cambiamento sia praticabile anche da parte delle Pmi”.

    Il Fondo Formazienda opera in tutte le regioni italiane ma i territori nei quali è attivo da più tempo, e dove seguita ad avere un seguito maggiore tra le aziende, appartengono al Nord Ovest. “Siamo abituati a confrontarci e a collaborare – sottolinea il direttore Spada – con le economie locali, i distretti e le imprese che garantiscono i più elevati livelli di competitività. La nostra sede principale è in Lombardia. È qui che siamo nati ed è qui che siamo cresciuti diventando, grazie alla velocità e alla flessibilità degli strumenti che siamo in grado di fornire al mondo produttivo, una delle realtà più performanti nel panorama della formazione continua. Le nostre azioni di finanziamento interessano tutte le figure aziendali: apprendisti, operai, impiegati, quadri e manager. Crediamo fortemente nel valore del capitale umano e siamo convinti che la formazione delle persone sia un’arma decisiva contro il Covid. Da qui alla fine dell’anno promuoveremo altre azioni di finanziamento e, come le precedenti, saranno concepite segnatamente per aiutare le imprese ad affrontare il momento attuale nel quale la necessità di convivere con il virus richiede la capacità di elaborare strategie e modelli di comportamento altamente innovativi”.

     

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