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    Test rapidi nelle scuole, potrebbe essere la svolta

    Già utilizzati negli aeroporti, il Ministero della Salute ne sta studiando il grado di attendibilità per estenderli nelle scuole

     

     

    Il Ministero della Salute sta lavorando ad un progetto che prevede la possibilità di utilizzare i test rapidi Covid direttamente all’interno delle scuole. Questo darebbe una svolta significativa alla gestione dei casi sospetti dentro gli istituti scolastici. Con i test rapidi sarà infatti possibile conoscere l’eventuale positività degli studenti in appena venti minuti.

     

    Con gli attuali tamponi invece i tempi sono problematici. Se va bene il risultato arriva in 24 ore, ma spesso si perde tempo nel prenotare il test e nell’attesa tutte le persone che sono state a contatto con lo studente o l’insegnante sono sospese.

    In ogni caso, anche se l’ipotesi dei test rapidi fosse messa in pratica, i tamponi resteranno fondamentali per una conferma definitiva.

     

    Già alcune Regioni hanno sottoscritto dei protocolli in cui si prevede che i medici dell’Asl di riferimento si rechino a suola per fare i test rapidi agli studenti che mostrano dei sintomi.

    Il Commissario Arcuri si è consultato con il Cts e stando alle sue indicazioni, sarà necessario acquistare circa 5 milioni di test rapidi. Ma i primi luoghi in cui vengono effettuati questi test sono gli aeroporti, in primis sono destinati a chi rientra dalla lista dei paesi a rischio (Malta, Spagna, Croazia, Grecia).

     

    È il Ministro della Salute Speranza che sta spingendo sull’adottare questo tipo di test anche nelle scuole. Il problema rimane la loro affidabilità. Il test mira a rilevare la proteina del virus attraverso la saliva. Alcuni studiosi parlano di un’affidabilità al 75%. Per questo si stanno studiando i dati dei test effettuati negli aeroporti, per capirne l’effettivo grado di attendibilità.

     

    Già svariati produttori stanno proponendo dei kit, pubblicizzati come affidabili, ma molti di questi devono essere validati dalle istituzioni sanitarie pubbliche.

    Intanto cresce la preoccupazione per la Francia, in cui i casi di positività al virus stanno crescendo in modo esponenziale. A tal proposito si è deciso di rendere obbligatori i controlli sui passeggeri che arrivano da quel paese, aggiungendo di fatto la Francia alla lista delle nazioni considerate a rischio. Anche per questo si renderanno necessari ancora più test rapidi.

     

    Andrea Curcio

     

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