sabato, Aprile 20, 2024
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    Il ritorno alla normalità di Milano

    Traffico e affluenza sui mezzi pubblici nelle ore di punta ma senza grosse criticità a Milano. Riaprono bar e negozi con boom di richieste per i parrucchieri. Il Codacons: segnalati rincari.

    Milano si è svegliata con le prime serrande dei bar, chiusi ormai da mesi, che con le luci del giorno hanno cominciato a rialzarsi e con esse il desiderio della città di riacquistare quella quotidianità di ritmi e abitudini messi in lockdown dall’emergenza sanitaria. Il 18 maggio segna di fatto il passaggio alla normalità, nuova e con regole ancora rigide da rispettare, ma attesa con trepidazione da tutti come un nuovo inizio.

    Il ritorno alla normalità ha portato con sé i vecchi problemi che la città sembrava aver dimenticato nei mesi di blocco, traffico compreso. Poco dopo le sette del mattino l’afflusso del traffico a Milano ha registrato dei picchi di affluenza, come del resto previsto a causa dell’incremento dell’uso di mezzi propri in sostituzione al trasporto pubblico per evitare il rischio di contagio. Non hanno aiutato alcune criticità dovute ai lavori in corso relativi alla realizzazione delle nuove piste ciclabili promesse dal sindaco Beppe Sala per agevolare gli spostamenti, una scelta che rischia di rivelarsi più dannosa che efficace.

    Analogamente sui mezzi pubblici, durante gli orari di punta canonici, sono state registrate alcune difficoltà specialmente sulla linea rossa della metropolitana che collega Sesto San Giovanni con Milano e su, poche, linee di superficie. Intorno alle 7.30 Atm ha dovuto ricorrere alla chiusura dei tornelli alla fermata di Sesto Marelli, così come a Gobba e Repubblica, a causa di un afflusso che sarebbe regolare in tempi ordinari, ma che è incompatibile con la convivenza con il virus. Sold out anche l’autobus sostitutivo in attesa del ripristino delle corse. Affluenza a parte – sulla quale vigilano gli agenti della Polizia Locale – e che è andata normalizzandosi nel corso della mattinata, Atm segnala positivamente il rispetto delle misure di sicurezza e l’osservanza dell’obbligo dei dispositivi di protezione individuale da parte dei passeggeri.

    Buona la ripresa sul fronte del trasporto ferroviario. Grande attenzionata Cadorna, che quotidianamente è nodo di scambio dei pendolari lombardi, dove non si è registrato alcun disagio e l’afflusso dei passeggeri si è mantenuto in linea con i dati raccolti lo scorso 4 maggio in fase di avvio della fase 2. Trenord ha inoltre ideato un’app che comunica in tempo reale il livello di riempimento dei treni in arrivo, sperimentata già in questa prima giornata di ripresa. Sull’applicazione di Trenord appare un’immagine stilizzata dei convogli che cambia colore a seconda dei posti presenti a bordo, aggiornata in tempo reale sulla base dei passeggeri saliti e discesi ad ogni fermata. L’app dell’azienda ferroviaria lombarda permetterà inoltre, ai viaggiatori in attesa nelle stazioni, di ricevere informazioni sulla circolazione dei treni e notifiche real time sul possibile rischio di affollamento delle banchine. Una doppia evoluzione dell’app che ha lo scopo di agevolare la collaborazione dei passeggeri verso il rispetto delle regole di distanziamento ancora in vigore fino al termine dell’emergenza sanitaria. Il servizio, già attivo per oltre il 90% delle corse, sarà progressivamente implementato entro la fine del mese, assicura l’azienda.

    Anche il Duomo, luogo simbolo di Milano, ha riaperto le porte alle 8 del mattino per la celebrazione della prima Santa Messa in presenza dei fedeli dopo il lungo, e senza precedenti, lockdown. Ad officiarla mons. Gianantonio Borgonovo davanti ad una trentina di fedeli presenti all’interno della Cappella feriale che, con le nuove disposizioni di sicurezza, potrà ospitarne al massimo il doppio.

    Nelle limitrofe vie dello shopping, corso Vittorio Emanuele in particolare, i negozi hanno accolto i clienti già disposti in file ordinate in prossimità dell’orario di apertura per poter essere tra i primi a concedersi un acquisto “dal vivo” dopo il lungo periodo di chiusura. Sulle vetrine le istruzioni relative alle misure di sicurezza mixate ai messaggi di benvenuto rivolti alla clientela. E se gli esercizi commerciali cominciano a rivedere qualche cliente, per i parrucchieri è vero e proprio boom di richieste di prenotazioni, con attese che sfiorano quasi le due settimane per poter finalmente procedere con un taglio o una colorazione. Ma il Codacons suggerisce attenzione, già nella prima giornata di ripresa sono numerose le segnalazioni da parte dei consumatori di rincari, dal caffè e cappuccino al bar fino ai servizi offerti dai parrucchieri.

    Micol Mulè

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