sabato, Maggio 4, 2024
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    Decreto sostegni: prorogato bonus da 516 euro per realizzare l’ufficio in casa

    Decreto sostegni: prorogato bonus da 516 euro per realizzare l’ufficio in casa
    Il Parlamento ha approvato l’emendamento che allunga a fine anno e incrementa la quota per comprare una serie di beni e servizi per “farsi” l’ufficio a casa
    Tra i vari emendamenti presentati al Decreto sostegni approvato settimana scorsa, è arrivato il via libera alla proposta di aumentare e prorogare per tutto il 2021 il contributo per quelli che vengono chiamati “fringe benefits”: uno strumento già presente nel Decreto agosto che permette ai datori di lavoro di cedere ai propri dipendenti una certa cifra da spendere in determinati beni e servizi. Una buona notizia per tutto il comparto dei produttori di mobili per ufficio, settore che nell’ultimo anno, con buona parte degli italiani chiusi in casa ad impratichirsi con lo smartworking, ha subito un duro colpo, dal momento che le aziende hanno ridotto gli investimenti per arredare i propri uffici.
    Oltre ad essere prorogato fino alla fine dell’anno, è stato deciso un aumento dell’importo di tale contributo che dai 258,23 euro iniziali è salito a 516,43 euro. Per cosa potrà essere speso? Per tutta una serie di oggetti e servizi utili a “costruirsi” il proprio ufficio a casa. Dato l’importo di qualche centinaia di euro, difficilmente sarà possibile fare numerosi acquisti, ma dovrebbe comunque essere sufficiente per comprare qualche accessorio ritenuto indispensabile per chi sta al computer 8 ore al giorno, da una comoda sedia a un’illuminazione adeguata.
    Soddisfatto Gianfranco Marinelli, presidente di Assufficio di FederlegnoArredo: “Con questa misura che come Assufficio abbiamo proposto e caldeggiato nelle sedi istituzionali affinché fosse confermato il plafond a 516 euro – ha spiegato – sarà possibile anche acquistare una seduta ergonomica o una scrivania per lo smartworking”. Un’iniziativa già collaudata mesi fa anche se finora l’acquisto di mobili è stato limitato sia a causa di una scarsa comunicazione sia perché le persone hanno preferito investire in tecnologia che permettesse di migliorare l’esperienza lavorativa a distanza. L’arredo-ufficio ha così l’opportunità di rialzare la testa dal momento che secondo Marinelli il settore “che in questo periodo ha sofferto più di altri, registrando un -20 % di fatturato alla produzione, può ampliare la propria platea di clienti ed entrare con prodotti specifici anche nelle case di tutti i lavoratori in smart working”.

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