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lunedì 12 Maggio, 2025
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Vendite al dettaglio: a marzo ancora in calo

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Il commercio al dettaglio frena ancora. A marzo 2025, secondo i dati diffusi dall’Istat, le vendite registrano una flessione sia in valore che in volume: -0,5% per entrambi gli indicatori rispetto al mese precedente. Una dinamica negativa che interessa sia i beni alimentari (-0,5% in valore e -0,9% in volume), sia quelli non alimentari (-0,3% e -0,4%).

Su base annua il calo si fa ancora più marcato: rispetto a marzo 2024, le vendite complessive segnano un -2,8% in valore e un pesante -4,2% in volume. In particolare, gli alimentari crollano del 4,2% in valore e del 6,7% in volume. Più contenuta la contrazione dei prodotti non alimentari, che scendono dell’1,4% in valore e del 2,1% in volume.

La flessione si riflette anche sul trimestre gennaio-marzo 2025, con un calo complessivo dello 0,2% in valore e dello 0,5% in volume. Anche in questo caso il segno meno riguarda entrambe le categorie: alimentari (-0,1% in valore, -0,5% in volume) e non alimentari (-0,4% e -0,6%).

L’analisi settoriale mostra poche eccezioni al trend negativo. Tra i beni non alimentari, si salvano solo profumeria e prodotti per la cura della persona (+1,8%) e i farmaceutici (+0,6%). Perdite consistenti, invece, per cartoleria, libri, giornali e riviste (-4,5%) e per calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-4,2%).

Il calo coinvolge tutte le forme distributive: -2,6% la grande distribuzione, -3,1% le imprese su piccole superfici, -4,7% le vendite fuori dai negozi e -1,3% l’e-commerce. Quest’ultimo registra la seconda contrazione consecutiva, confermando un rallentamento anche nel commercio digitale.

Andrea Valsecchi

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