Appuntamento sabato 15 novembre con la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, l’iniziativa promossa dalla Fondazione Banco Alimentare ETS per sensibilizzare i cittadini sul problema della povertà, nel corso della quale sarà possibile acquistare alimenti non deperibili da donare alle persone in difficoltà, aiutate dalle organizzazioni partner territoriali convenzionate con le 21 sedi Banco Alimentare regionali.
In quasi 12.000 supermercati in tutta Italia, oltre 155.000 volontari di Banco Alimentare, riconoscibili dalla caratteristica pettorina arancione, inviteranno le persone che si accingono a fare la spesa ad acquistare prodotti a lunga conservazione come olio, verdure e legumi in scatola, conserve di pomodoro e sughi pronti, tonno e carne in scatola, alimenti per l’infanzia e riso. Tutti gli alimenti donati, una volta raccolti e stoccati dai volontari, saranno poi distribuiti ad oltre 7.600 organizzazioni partner territoriali convenzionate con Banco Alimentare, tra cui mense per i poveri, case-famiglia, comunità per i minori, centri d’ascolto e unità di strada, che accolgono oltre 1.755.000 persone in difficoltà.
Nei 29 anni dalla sua nascita, la Colletta Alimentare continua a rappresentare un gesto concreto di solidarietà sempre più atteso da chi vive situazioni di fragilità, soprattutto in questi ultimi anni che hanno visto crescere sensibilmente le richieste di aiuto: “Cadere in povertà è un rischio che può riguardare ciascuno di noi – ha spiegato Marco Piuri, presidente di Fondazione Banco Alimentare ETS -: una condizione che può presentarsi nei momenti di fragilità. Per questo siamo tutti chiamati a farcene carico, con gesti semplici ma significativi”. Piuri ha ricordato anche le parole di Papa Leone XIV, nel messaggio per la IX Giornata Mondiale dei Poveri di domenica 16 novembre: “Ci mette in guardia dal pericolo di abituarci e rassegnarci di fronte al susseguirsi di nuove ondate di impoverimento”.
La Colletta Alimentare diventa quindi una risposta concreta, un gesto semplice di condivisione del bisogno che restituisce speranza e dignità a chi lo riceve ma anche a chi lo fa, come confermano le testimonianze raccolte dai volontari ogni anno: “Sono in pensione, non posso permettermi molto…ma qualcosa voglio donarlo anch’io”, ha detto una signora anziana consegnando ai volontari una scatola di lenticchie. O ancora “Non ho tanto, ma so cosa vuol dire non avere nulla. Questo pacco di biscotti è per chi sta peggio di me”, ha raccontato un ex detenuto, porgendo il suo contributo. “È in questi piccoli gesti – ha concluso Piuri – che riconosciamo la forza di un popolo capace di condividere: la Colletta è davvero un segno che fa la differenza”.
Il gesto non si esaurirà nella sola Giornata della Colletta, sarà infatti possibile donare la spesa anche online su alcune piattaforme dedicate a partire dal 15 novembre fino al 1° dicembre (per conoscere le modalità di acquisto dei prodotti e i punti vendita aderenti all’iniziativa è possibile consultare il sito www.bancoalimentare.it).






