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mercoledì 9 Luglio, 2025
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Lombardia tra le prime Regioni in Italia ed Europa a dotarsi di una Legge sul clima

Il Consiglio regionale ha approvato il testo con 41 voti a favore, 20 contrari ed 1 astenuto. Maione: “Provvedimento bandiera di questa legislatura”.

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Con 41 voti a favore, 20 contrari e un astenuto, il Consiglio regionale lombardo ha approvato la Legge sul Clima. La Lombardia rientra così tra le prime Regioni in Italia e in Europa a dotarsi di una norma che affronta in maniera concreta le sfide legate ai cambiamenti climatici con l’obiettivo di garantire un futuro sostenibile per i cittadini lombardi e per il territorio, puntando a supportare concretamente enti locali ed imprese attraverso un percorso di formazione continua e l’affiancamento di un comitato regionale dedicato al clima.

Soddisfatto l’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione, che ha parlato di un vero e proprio passo storico: “Abbiamo approvato il provvedimento bandiera di questa legislatura – ha dichiarato -. Questa legge integra la variante climatica in ogni aspetto delle nostre politiche. Non solo riflette il nostro profondo impegno per la tutela ambientale e la qualità della vita dei cittadini lombardi, ma ci proietta anche come leader in questa transizione fondamentale”.

La Legge Clima, che per quest’anno potrà contare su una dotazione finanziari di 400mila euro, si concentra principalmente su due pilastri fondamentali: la mitigazione, cioè la riduzione delle emissioni di gas serra, e l’adattamento, necessario per affrontare gli eventi meteorologici estremi, ridurre la formazione delle isole di calore, adeguare le coltivazioni e orientare lo sviluppo economico delle aree montane.

Tra le disposizioni chiave, il testo normativo prevede l’introduzione di criteri per l’assorbimento di carbonio nei suoli, la riqualificazione ambientale, la forestazione e la depavimentazione delle superfici impermeabilizzate negli interventi edilizi e infrastrutturali, promuovendo al contempo l’uso di materiali riciclati e la mobilità sostenibile.

Una legge ambiziosa che punta in modo particolare su innovazione, nuove tecnologie e ricerca di fonti di approvvigionamento energetico, dal biocarburante all’idrogeno verde fino al nucleare. Il vicepresidente del Consiglio regionale, Giacomo Cosentino, tra i primi firmatari del testo, ha sottolineato inoltre l’introduzione dei patti territoriali di sostenibilità, attraverso i quali saranno finanziati analisi e progetti pubblico-privato, così come la realizzazione di una piattaforma informatica che raccoglierà tutte le informazioni inerenti al clima ed al suo impatto sulla salute dei cittadini, utile ad attuare strategie mirate.

Non sono mancate, però, critiche da parte dell’opposizione che ha contestato la carenza di risorse da destinare alla realizzazione degli obiettivi previsti dal testo e una mancanza di visione. Per Pierfrancesco Majorino, capogruppo PD in Consiglio regionale si è trattato di una “clamorosa occasione persa”, mentre Paola Pollini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle ha parlato di greenwashing: “Non possiamo accettare una legge che promuove il nucleare, nonostante due referendum abbiano già sancito chiaramente il NO degli italiani – ha detto -. Allo stesso tempo si incentiva l’idrogeno, ma non quello verde, e si spingono biogas e biometano, che di sostenibile hanno ben poco. Inoltre, manca qualsiasi reale misura per la riduzione delle emissioni climalteranti”.

Micol Mulè

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